Come si diventa Medico di Bordo in Italia?

Nasce da lontano la figura del Medico a bordo delle navi. Un tempo non esistevano le “navi da crociera”, e per chi avesse necessità di viaggiare, erano disponibili cabine a pagamento sui vascelli che solcavano le rotte mercantili.

 

Con lo sviluppo dell’espansione coloniale attraverso i Nuovi Mondi delle Americhe e delle Indie, già all’inizio del XVIII secolo troviamo, a bordo dei galeoni facenti la spola tra Colonie e madre Patria, la figura del Medico di Bordo.

Si tratta spesso di navi militari o “statali”, che fungono anche da uniche linee di trasporto e di collegamento per il Funzionari dello Stato (o della Corona), le loro famiglie, e personale civile.

In Italia tale figura vede il suo avvento e formale riconoscimento nel periodo delle grandi traversate atlantiche, con i bastimenti a vapore, quando il diporto non era certo “crocieristico”, ma quando chi affrontava una traversata atlantica a bordo di un bastimento lo faceva, sovente, per sfuggire alla miseria e per tentare di provvedere un futuro migliore a sé ed alla propria famiglia.

E’ infatti del 29 Settembre 1895 il Regio Decreto che istituisce il Regolamento di Sanità Marittima, conferendo al Medico di Bordo compiti di “vigilanza e controllo delle malattie infettive” non solo sull’igiene delle persone, ma dell’”ambiente nave” e su tutte le attività che, a bordo di esse, si svolgevano.

E’ il primo passo che differenzia il medico “di Bordo” dal medico “del Porto”.

E’ quindi a seguito di questo Regolamento, lo specifico che (art. 28, Capo IV), “nessuno può imbarcare come Medico di Bordo se non sia fornito dell’autorizzazione a viaggiare con tale qualifica.

L’autorizzazione è concessa dal Ministero dell’Interno ai medici che abbiano sostenuto con esito favorevole speciali esami di idoneità”.

Ancora oggi, tali esami sono condotti sulla falsa-riga del R.D. 27/9/1895.

L’obbligo di avere a bordo il Medico, per “piroscafi nazionali o esteri destinati al trasporto dei passeggeri che effettuino viaggi di lunga navigazione, da o per i porti italiani, ove il numero degli imbarcati (equipaggio più passeggeri) superi il numero di 150 unità” è sancito già dal R.D. 178 del 20/5/1897.

Successivamente, occorrerà attendere il D.M. 20/06/1986 per la definitiva disciplina dell’assistenza sanitaria a bordo di navi della Marina Mercantile battenti bandiera Italiana.

Nello specifico, il servizio medico di bordo è diventato obbligatorio anche sulle navi della Marina Mercantile italiana, addette alla navigazione nel mare Mediterraneo, che siano: navi maggiori destinate al servizio pubblico di crociera navi traghetto, abilitate al trasporto di 500 o più passeggeri, in servizio pubblico di linea la cui durata, tra scalo e scalo, sia pari o superiore a 6 ore di navigazione

 

Diventare Medico di Bordo: la procedura in due strade

Per la nostra normativa, sono due le possibilità per un Medico di lavorare a bordo di navi battenti bandiera italiana: Possedere i requisiti di Legge, avere meno di 45 anni di età, e superare con profitto tutte le prove degli esami ministeriali di idoneità, banditi all’incirca ogni 5 anni; ciò consente di conseguire un’ABILITAZIONE da parte dello Stato ad imbarcare in qualità di MEDICO DI BORDO ABILITATO: In attesa delle prove concorsuali pubbliche, o per i Medici che abbiano superato i 45 anni di età, è possibile richiedere al ministero della Salute l’iscrizione in un apposito elenco, detto dei MEDICI DI BORDO SUPPLENTI.

1) I Medici di Bordo ABILITATI Sono i Medici che, in possesso dei requisiti di Legge, hanno superato con esito favorevole tutte le prove dell’iter concorsuale pubblico, costituito in apposita sessione.

Tali medici sono ritenuti IDONEI ed iscritti in un apposito elenco, sottoposto a revisione quinquennale.

L’acquisizione dell’idoneità consente al Medico di Bordo ABILITATO di imbarcare con la qualifica di DIRETTORE SANITARIO di una nave della Marina Mercantile Italiana, per qualsiasi tratta di navigazione.

Il Medico di Bordo imbarca “a libretto di navigazione”, ed è un marittimo a tutti gli effetti, iscritto nella Gente di Mare di Prima Categoria presso la Capitaneria di Porto competente territorialmente per la Città di residenza.

2)  Medici di Bordo SUPPLENTI Sono Medici che, in base a pregresse esperienze professionali, possedimento di titoli accademici o militari, professionali o di carriera, si vedono dal Ministero della Salute riconosciuto il diritto ad essere iscritti a ruolo di MEDICI DI BORDO SUPPLENTI.

Essi possono imbarcare su qualsiasi nave nazionale come Medico aggiunto, 1° Medico o 2° Medico di bordo IN AGGIUNTA al Direttore Sanitario iscritto all’elenco degli abilitati, oppure  da soli su nave la cui navigazione è limitata al mare Mediterraneo (senza superare gli stretti di Gibilterra e Suez) come Direttore sanitario (in carenza di medici di bordo abilitati).

Anche i Medici di Bordo Supplenti imbarcano “a libretto” e sono sottoposti alle medesime normative (iscrizione alla Gente di Mare, conseguimento dei titoli etc.)

 

I Concorsi Pubblici per acquisire la qualifica di medico di Bordo ABILITATO

Il Ministero della Salute bandisce ogni 5 anni circa un esame pubblico di idoneità per acquisire il titolo di medico di bordo abilitato.

Il bando è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale serie concorsi, a cura dell’Ufficio generale per il personale, organizzazione e bilancio.

L’ultimo esame è stato bandito nel Novembre 2009, e le prove si sono concluse nel marzo 2011.

Le sessioni di esame, che si svolgono nel periodo di circa 6-8 mesi,  consistono in:

PROVE SCRITTE:

Prima prova SCRITTA: tema  inerente un argomento relativo all’Igiene generale e speciale (con particolare riguardo all’Igiene Navale), la Sanità Pubblica, Epidemiologia e profilassi delle malattie infettive e parassitarie, e trasmesse dagli alimenti;

Seconda prova SCRITTA: tema relativo ad un argomento di patologia medica o chirurgica, clinica medica o chirurgica;

PROVE PRATICHE: Vi si accede SOLO se le prove scritte sono state superate con media di 7/10, e non meno di 6/10 ciascuna:

Clinica Medica: esame di un infermo, discussione del caso clinico; elementi di elettrocardiografia; elementi di terapia medica d’urgenza;

Clinica Chirurgica: esame di un infermo, discussione del caso clinico; rianimazione cardio-polmonare; terapia medica d’urgenza;

Clinica Ostetrico-Ginecologica: esame di un caso clinico e relativa discussione;

Tecniche di laboratorio per la diagnosi delle malattie infettive e parassitarie, con riconoscimento degli agenti etiologici al microscopio ottico; Medicina di Laboratorio; Normativa HACCP; Impianti di clorazione delle acque;

COLLOQUIO: Vi si accede riportando almeno 6/10 per ogni prova pratica, e comprende il seguente programma:

Materie della prima prova scritta

Legislazione Nazionale relativa al Medico di bordo

Ordinamento sanitario

Organizzazione Sanitaria Internazionale

Regolamento speciale per le navi passeggeri

Igiene ed abitabilità delle aree equipaggio
Medicinali in dotazione alle navi

Soccorso sanitario ed emergenze in mare

PROVE DI LINGUA STRANIERA: Lettura, traduzione e conversazione: l’esame è superato con una media di 7/10, e non meno di 6/10 a prova: Inglese (obbligatorio) Una lingua a scelta tra: francese, spagnolo, tedesco, portoghese, arabo, russo;

 

Le opportunità di lavoro in Italia

Per un Medico di Bordo Italiano, le possibilità di lavoro non sono, purtroppo, così ampie come potrebbero essere in altri paesi.

La scarsità delle Compagnie battenti bandiera Italiana, che si riducono ad alcune linee traghetto (Nazionali ed Internazionali), la presenza di due sole Compagnie Crocieristiche (una dedicata esclusivamente al mercato germanofono), il sostanziale monopolio da parte di una sola associazione degli imbarchi a disposizione, rendono di fatto estremamente difficile il poter intendere la professione di Medico di Bordo quale “unica” professione.

Si tratta, comunque per chi, come chi vi scrive, ha avuto la possibilità di provarla, di un’esperienza non solo professionale ma anche di crescita umana e di vita, ricca di conoscenze, di scambio di culture, di opinioni.

Merita certamente di essere provata!

Scritto da Dr. Angelo Giusto MD
Medico di Bordo della Marina Mercantile Italiana ABILITATO

 

Angelo GIUSTO, Medico dell’Emergenza, è nato a Savona nel 1969.
Ha frequentato un Master in “Pronto Soccorso ed Emergenze Pediatriche” presso l’Istituto “G. Gaslini” di Genova. Ha partecipato alla 2°Edizione del “Neonatal Intensive Care” presso la Scuola Internazionale di Scienze Pediatriche presso la Fondazione “Gaslini International”.

Certificato BLS-D, ACLS, PBLS-D, PALS, PEPP, ITLS, PEDIFACT’S, ECx2, ATLS, EMD provider, BLS-D, PBLS-D, PEPP, ITLS e PEDIFACT’S Istruttore. E’ abilitato al volo sanitario su mezzi ad ala fissa e rotante.

Si occupa di formazione per i V.d.S. CRI,  così come per numerose altre Associazioni di Volontariato del Soccorso Sanitario.
Fa parte del Comitato Scientifico PEPP – Italian Chapter, ed è referente per la Liguria per i corsi PEPP.

Ha pubblicato “Appunti di Primo Soccorso” e “Manuale di Primo Soccorso”, linee-guida per Aspiranti V.d.S. CRI, e numerosi altri articoli sempre relativi all’emergenza sanitaria pre-ospedaliera. Ha curato l’edizione Italiana del Manuale “PEPP – Pediatric Education for Pre-Hospital Professionals”.

Web-Master del sito “SavonaEmergenza” (online dal 1999), collabora con il sito Farmasalute, e con altre pagine web relative all’emergenza sanitaria.

Attualmente si occupa con particolare attenzione della medicina di emergenza pediatrica e neonatale  nell’ambito del soccorso extraospedaliero. Si è occupato dello studio e della pianificazione di catastrofi e maxi-emergenze. E’ stato Pre-Hospital Disaster Manager per il servizio presso il quale lavora.

V.d.S. presso il Comitato C.R.I. di Vado Ligure (SV), è Ufficiale Medico del Corpo Militare C.R.I., ed ha acquisito la qualifica di Insegnante Militare di area sanitaria.

Medico della Marina Mercantile Italiana, abilitato da Concorso dello Stato (2009).

 

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