Dalla Formula 1 un bracciale salva vita per gli emofilici

Subito potrebbe sembrare una chiavetta USB come le altre, solo a forma di bracciale, invece è un vero dispositivo salva vita.
Lo scopo è quello di fornire nel più breve tempo possibile tutte le informazioni sullo stato di salute del paziente in modo tale da poter agire con il massimo dell’efficacia.

Già impiegato dai piloti e meccanici di Formula 1 arriverà anche per i pazienti per garantire maggiore tempestività nell’emergenza-urgenza medica. I primi a provarlo saranno gli emofilici come annunciato in occasione della Giornata Mondiale dell’Emofilia organizzata da Fedemo (Federazione delle Associazioni degli emofilici) lo scorso 10 aprile a Roma, potranno quindi farne uso circa 9mila persone affette da emofilia e malattie emorragiche congenite che vivono in Italia.
Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione di Ivan Capelli, ex pilota di Formula 1, e prende il nome di Sameda Life Local Informed for Emergency, già impiegato sotto forma di pendaglio dai meccanici della scuderia Toro Rosso mentre sotto forma di braccialetto è sperimentato in cinque campionati automobilistici italiani.
“I tanti sportivi che convivono con l’alta velocità evitano di pensare al pericolo: lo ignorano. – spiega Ivan Capelli – Nel mio percorso da pilota, non immune da incidenti, mi sono invece reso conto di quanto sia importante poter fruire delle proprie informazioni mediche, migliorando l’intervento dei soccorritori nell’emergenza”.
Scquizzato Tommaso

 

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