Emergenze in mare: importante esercitazione europea

Emergenze in mare: a Portovenere dal 2 al 5 novembre un’ importante esercitazione europea

Si svolgerà a Le Grazie di Portovenere (SP) presso la Base della Marina Militare, un’esercitazione di soccorso comune in una situazione di emergenza in mare. Parteciperanno tutte le strutture operative del sistema di protezione civile e squadre provenienti da Regno Unito, Paesi Bassi e Svezia

Testare un modulo operativo di soccorso comune in una situazione di emergenza in mare che richieda l’impiego di capacità operative specialistiche e assetti subacquei interforze: è questo l’obiettivo che si pone l’esercitazione organizzata nell’ambito del Progetto JFWEDROP (Joint Force Water Environment Disaster Relief Operations Platform) che si svolgerà dal 2 al 5 novembre presso la Base COMSUBIN “Teseo Tesei” della Marina Militare a Le Grazie di Portovenere, La Spezia. Il Progetto JFWEDROP è  coordinato dal Dipartimento della Protezione civile e finanziato all’Italia dalla Commissione Europea nell’ambito dei bandi volti al sostegno delle attività per la “prevenzione e preparazione” dei rischi da parte degli Stati membri. “JFWEDROP – spiega il DPC – è iniziato nel dicembre 2013  ed è stato dedicato alla definizione dei requisiti minimi che dovrebbero avere gli assetti subacquei da poter impiegare in caso di emergenze a mare, oltre che allo studio di impiego combinato di tecniche di soccorso alpino-speleo-fluviali con quelle sub. Nell’esercitazione, quindi, saranno coinvolte tutte le strutture operative del sistema di protezione civile che in questi mesi hanno lavorato al Progetto con il Dipartimento: dalla stessa Marina Militare che ospita, in una delle sue basi, le attività al Comando Generale delle Capitanerie di Porto, dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco al Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, ai Carabinieri. La Regione Liguria parteciperà attraverso l’impiego del volontariato locale che supporterà le diverse attività. Ci saranno, inoltre, squadre ed esperti provenienti dal Regno Unito, dai Paesi Bassi e dalla Svezia”.

“Il contesto esercitativo – conclude il DPC  – è  mirato a testare le linee guida definite e non tanto le capacità operative delle strutture, capacità dimostrate in numerose situazioni emergenziali, non ultima quella legata al naufragio della Costa Concordia, evento dal quale ha preso avvio lo stesso progetto JFWEDROP. L’esercitazione si basa su scenari creati utilizzando container immersi in acqua e situazioni operative articolate realizzate nella baia di Portovenere all’interno della base militare”.

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