8.300 vigili del fuoco nell'inferno dello Yosemite Park in California

Un incendio di dimensioni apocalittiche minaccia lo Yosemite National Park, negli Usa. Sprigionatosi forse per cause naturali, un fulmine avrebbe innescato le fiamme in una zona impervia, il rogo ha già incenerito oltre 60mila ettari di vegetazione e minaccia oltre 4.500 strutture costruite dall’uomo. Gli oltre 8.300 vigili del fuoco impegnati nello spegnimento, stanno faticando a contenere le fiamme, alimentate da un forte vento e dalla stagione secca. Secondo le autorità locali, solo il 20% della superficie interessata dall’incendio è stata trattata o spenta definitivamente. Le condizioni meteo previste nei prossimi giorni non lasciano grandi speranze: vento e caldo continueranno e, con essi, le fiamme.

Ora l’attenzione di tutti i soccorritori è focalizzata sulle sequoie giganti dello Yosemite National Park, gli esseri viventi più longevi del pianeta e uno dei simboli del turismo naturalista a stelle e strisce. “Naturalmente tutti gli alberi sono importanti – dichiara Scott Geidman, portavoce del parco Yosemite – ma le sequoie giganti, alcune delle quali hanno un’età superiore ai 2.000 anni, deono essere tutelate”. Nel 2012 oltre 4 milioni di persone hanno raggiunto Yosemite per visitare questi giganti vegetali, alcuni dei quali superano i 95 metri di altezza.

Altro fronte preoccupante è la città di Tuolumne, minacciata da vicino dalle fiamme. 2.000 edifici sono stati evacuati nella zona a sud dell’autostrada 120 e a nord dell’Old Yosemite Road. Una squadra di vigili del fuoco d’elite, specializzata negli interventi ad alto rischio, lo Strike Team 2276-Alpha, proveniente dalla contea di San Matteo ha attraversato il fronte di fuoco e si è attestato proprio nella cittadina minacciata, con il compito di salvare le strutture. 23 edifici sono già stati distrutti: ora le fiamme lambiscono le colline che circondano Tuolumne. “Operiamo in una situazione di grande pericolo – spiega Ron Levezzo, comandante dello Strike Team – con queste temperature la direzione del vento può cambiare all’improvviso, modificando l’avanzata delle fiamme. Quando un incendio attacca le chiome degli alberi, con questo vento diventa difficile prevederne le mosse”.

12 gli elicotteri che operano in continuazione sulla zona. A dare manforte anche 6 aerei antincendio, tra i quali anche due Dc10 Tanker, versione modificata del noto aereo passeggeri, che può scaricare sulle fiamme 45mila litri di acqua e liquido ritardante in soli 8 secondi.

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