A 6 mesi dall'inizio dell'emergenza terremoto, cosa fa la Protezione Civile e dove sono i container? La mappa

Sono giorni di ardenti polemiche attorno alla Protezione Civile, e i problemi nella consegna di nuovi prefabbricati e nuovi container per ridare spazi abitabili ai residenti delle zone terremotate hanno destato diverse perplessità e contestazioni nelle ultime settimane. Ma la Protezione Civile è abituata a lavorare in modo molto silenzioso, tant’è che dai quasi 40.000 sfollati gestiti nei momenti più gravi dell’emergenza, ora si è scesi a circa 11 mila persone assistite. Ma dove sono i container? E quali attività sono state fatte dalla Protezione Civile per l’assistenza definitiva ai terremotati? C’è una mappa aggiornata in tempo reale.

Sono 11.431 le persone assistite dal Servizio Nazionale della Protezione Civile in seguito ai terremoti che hanno colpito il territorio dell’Italia centrale il 24 agosto, il 26 e il 30 ottobre 2016 e successivamente il 18 gennaio 2017, a cui si sono sommate le forti nevicate. È bene ricordare che i dati sono da considerarsi in continua evoluzione e aggiornamento e non comprendono tutti coloro che hanno individuato autonomamente una sistemazione.

Le persone ospitate in alberghi e strutture ricettive sono 8.461, di cui 2.788 sul proprio territorio e 5.673 lungo la costa adriatica e sul lago Trasimeno, in Umbria. Sono 1.237 le persone che trovano accoglienza nel proprio comune in container, moduli abitativi prefabbricati rurali emergenziali (MAPRE), soluzioni abitative in emergenza (SAE) e camper allestiti in questi mesi dalla Protezione Civile, mentre 1.733 sono gli assistiti in palazzetti, centri polivalenti, strutture allestite ad hoc nel proprio comune, alloggi realizzati in occasione di terremoti del passato in Umbria, Marche e Abruzzo.
Dei 5.973 assistiti nella regione Marche, 1.765 si trovano in strutture ricettive locali e 3.182 negli alberghi della costa adriatica. Sono 620 le persone che trovano alloggio in container, camper, SAE, 96 quelle nelle casette realizzate per terremoti del passato e 310 presso le strutture comunali.
In Umbria dei 1.972 assistiti, 527 persone sono ospitate in strutture ricettive sul territorio e 756 negli alberghi individuati in altre aree della stessa regione e sul lago Trasimeno. Sono 569 le persone alloggiate tra SAE, MAPRE, container e camper, e 120 quelle presso le casette realizzate in occasione di precedenti terremoti.
Per quanto riguarda i 689 cittadini del Lazio assistiti direttamente, in 388 hanno trovato alloggio negli alberghi della costa e 48 in strutture ricettive locali; 207 si trovano invece presso gli alloggi del piano CASE e MAP messi a disposizione in Abruzzo. Sono 46 le persone alloggiate in camper.
Nella Regione Abruzzo, infine, dei 2.797 assistiti, 448 si trovano presso strutture ricettive locali e 1.347 negli alberghi sulla costa; 838 sono sistemati presso gli alloggi del piano CASE e MAP, 162 in strutture di accoglienza, 2 in camper.

DOVE SONO I CONTAINER? ECCO LA MAPPA DELLE PRIME INSTALLAZIONI

Sono state inaugurate il 3 marzo alla presenza del vice sindaco Pierluigi Altavilla e di altri rappresentanti istituzionali le ultime due aree container realizzate nel territorio di Norcia, nelle frazioni di Frascaro e Savelli, entrambe allestite per accogliere 48 persone. Con la consegna di questi alloggi si concludono tutte le attività di realizzazione di aree container in Umbria e Marche.

Sono complessivamente 23 gli insediamenti abitativi realizzati in nove comuni delle province di Macerata, Fermo e Perugia. Le aree container sono state costruite su richiesta dei Sindaci a seguito della scossa del 30 ottobre. Le operazioni sono avvenute sotto il coordinamento del Dipartimento della Protezione Civile, a fianco dei Comuni e delle Regioni, e con il supporto degli uomini dell’Esercito per il completamento dei lavori di urbanizzazione in alcune aree.

Ad oggi sono circa 1000 i cittadini ospitati all’interno di queste soluzioni temporanee, anche se la capacità delle aree è maggiore, di circa 1400 posti. Al momento dei 1000, circa 600 alloggiano nelle 11 aree allestite nel territorio marchigiano e gli altri 400 risiedono nei 12 insediamenti realizzati a Norcia e Cascia.

Nelle Marche, circa 250 persone, tra cui studenti dell’università cittadina, vivono a Camerino dove sono state realizzate tre aree – Vallicelle A1, Vallicelle A2 e Vallicelle B. Altre 250 persone vivono a Tolentino dove sono stati realizzati tre blocchi abitativi adiacenti tra loro. Gli altri cittadini che hanno scelto la sistemazione in container si trovano ad Amandola dove è stata allestita un’area in località Pian di contro, a Caldarola che ha un insediamento alloggiativo in via Aldo Moro, a Petriolo dove i container sono stati realizzati in via Giovanni XXIII, a Pieve Torina che ha un’area denominata Pip2 e a Visso nell’area Il Piano.

In Umbria, sono alloggiate a Norcia circa 300 persone, una parte delle quali vive nelle aree prossime al centro cittadino, un’altra è distribuita nelle cinque frazioni che hanno richiesto l’allestimento di alloggi container, che sono Ancarano, Frascaro, Popoli, San Pellegrino e Savelli. Circa 90 cittadini vivono nelle due aree realizzate a Cascia, ad Avendita e Campo di Mare.

Mappa delle aree container

È disponibile una mappa con le aree in cui sono stati realizzati i moduli abitativi container all’interno del cratere sismico, pubblicata anche nel dossier “Terremoro Centro Italia: i container per l’accoglienza di breve termine”. Attraverso funzioni zoom in/out, l’utente può ingrandire progressivamente la mappa fino a visualizzare le specifiche aree (es. per Camerino: Vallicelle A1, Vallicelle A2, Vallicelle B).

L’utente ha anche la possibilità di interrogare la mappa: selezionando il puntatore associato a ciascuna area, si visualizza una scheda con dati di sintesi con le informazioni principali relative all’area

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