Aereo precipita durante un'operazione nelle fiamme australiane, muore il pilota

Le fiamme che hanno messo in ginocchio l’Australia hanno provocato oggi un’altra vittima. Si tratta del pilota dell’aereo precipitato durante la giornata di giovedì. L’uomo era in missione per placare e spegnere i vasti incendi presenti nella zona.

Il velivolo antincendio sarebbe precipitato in un’area isolata, più o meno 100 chilometri a sud di Sydney, riferiscono le autorità di New South Wales, stato australiano in cui sono bruciati più di diecimila ettari di terreno e 200 case dall’inizio dell’emergenza.

Le squadre di soccorso, una volta raggiunto il luogo dell’incidente presso un’area accidentata, hanno recuperato il corpo del pilota quarantatreenne. L’uomo era l’unica persona a bordo.

Lo schianto dell’aereo al suolo avrebbe innescato un nuovo incendio di cui si stanno occupando alcune unità antincendio.

Più di 60 roghi sono tutt’ora presenti nella regione, 20 dei quali attualmente incontrollati.
I pompieri hanno dichiarato lo stato di allerta per due degli incendi divampati nella zona delle Blue Mountains, la più colpita dall’inizio dell’emergenza. E’ stato chiesto ai residenti di abbandonare l’area e di cercare ripari.

Unica nota positiva, la situazione sembra essere in leggero miglioramento rispetto a mercoledì, quando più di 1500 pompieri hanno combattuto per ore contro le fiamme che, aiutate dai forti venti, si sono rapidamente propagate.

La temperatura si è abbassata e i venti soffiano ora ad una velocità di 75 km/h, più deboli quindi dei giorni passati.

Lo stato di allerta che aveva coinvolto un numero sempre maggiore di persone e aree sembra poco a poco rientrare. Nonostante le buone notizie però, ci sono ancora tante ore di combattimento contro le fiamme da affrontare e tanta apprensione da parte delle persone le cui case si trovano in aree tutt’ora affette da incendi.

 

 

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