Arrivano i profughi e il soccorritore "cerca il fucile", situazione incredibile nel soccorso a Parma

Dopo un solo giorno dall’arrivo di 14 profughi a Parma, ospitati in un’ex scuola abbandonata da anni alla periferia della città, è arrivato il post-shock su Facebook che lascia senza parole tutto il mondo del soccorso e del volontariato della provincia Ducale.

A.A.A. Vendo profughi in buono stato tra baganzola e vicomero, tanta voglia di fare le brave persone discrete e pulite… ora ne ho 14, quindi a mezzanotte apro i preorder il primo che arriva se li piglia. No perditempo o buonisti del cazzo – IN CERCA DI UN FUCILE

 

Detto che non sono passate nemmeno 24 ore dalla pubblicazione su tutti i giornali delle foto – quelle si davvero toccanti – del bimbo morto su una spiaggia turca mentre cercava di arrivare in Europa, è abbastanza inquietante che un volontario possa scrivere qualcosa di simile e poi fare servizio di accoglienza. Tanto terribile che la Croce Rossa di Parma ha subito pubblicato un post sul suo profilo Facebook chiedendo scusa per il comportamento del (speriamo) ex operatore dell’associazione.

Croce Rossa Parma  e tutti i Volontari e Dipendenti che giornalmente operano nel pieno rispetto dei 7 Principi Fondamentali, prendono le distanze dalle dichiarazioni effettuate tramite social network in data 03 Settembre 2015, relativamente al recente arrivo di 14 rifugiati nel Centro di Accoglienza di Baganzola. Croce Rossa opera da oltre 150 anni nel rispetto di tutte le persone, senza alcuna distinzione di nazionalità, razza, religione, classe e orientamento politico. Nessuno è considerato “diverso” o “non meritevole” di un sostegno, di un aiuto, e nessuno è considerato “un peso”. Anche nel corso di questa terribile emergenza Croce Rossa Italiana e Croce Rossa Parma operano giornalmente su tutto il territorio per portare il proprio aiuto a persone fuggite dalla guerra e da situazioni di vita drammatiche, alla semplice ricerca di una vita migliore. Il Comitato di Parma ha già avviato immediate verifiche su ciò che è avvenuto ed opererà secondo il regolamento vigente. Nessuna violazione dei diritti umani è ammessa e tollerata. Croce Rossa Italiana – Comitato Provinciale di Parma si sente in dovere di formalizzare ufficialmente le proprie scusa per l’accaduto, pur non essendone direttamente responsabile.

 

Sull caso è intervenuto anche il sindaco Pizzarotti: “Il post apparso su Facebook nella tarda serata di ieri, pare – per ammissione dell’associazione stessa – pubblicato da un giovane milite volontario della Croce Rossa Italiana, non può passare sotto silenzio. Siamo di fronte al curioso caso che chi aiuta come volontario i profughi, esprime pochi minuti dopo tutto un carico di odio assolutamente intollerabile per una società civile. Voglio pensare che si sia trattato di un attimo di follia e che l’autore del gesto si senta in dovere di chiedere scusa per ciò che ha scritto, mettendo tra l’altro in grave imbarazzo l’associazione nella quale presta la sua attività di volontario”.

“Parma – conclude il primo cittadino – non si identifica con atteggiamenti di questo tipo e non incarna quei sentimenti. Ma l’episodio deve far riflettere tutti su quanto danno può provocare alla civile convivenza chi fa leva sul malcontento, senza dare risposte o soluzioni concrete ad un fenomeno di natura epocale, di fronte al quale le nostre coscienze non possono restare indifferenti”.

Croce Rossa Parma e tutti i Volontari e Dipendenti che giornalmente operano nel pieno rispetto dei 7 Principi…

Posted by Croce Rossa Italiana – Comitato Provinciale di Parma on Venerdì 4 settembre 2015

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