Caschi ed Elmetti dei Vigili del Fuoco Italiani: storia, evoluzione e... collezione!

 

IL PASSAGGIO AGLI ANNI ’70 CON L’ARRIVO DEL VF1

Un elmetto Violini per i Vigili del Fuoco Industriali della FIAT
Un elmetto Violini per i Vigili del Fuoco Industriali della FIAT

Nelle foto a sinistra il violini della Fiat come dicevo raffigurante il fregio che era in uso su questi elmetti e due Mispa uno classico del 1972 privo dellle bande giallo grigio giallo  a boomerang come poi vedremo in alti modelli e un mispa del 1986 in uso presso la MMI ovvero le squadre antincendio e contenimento della Marina e il modello a normativa DIN 14940 dell Alto Adige. Gli Elmetti Violini erano utilizzati anche da Esercito e AMI come squadre antincendio come poi i suoi successori. La Violini realizzo gli Elmetti fino al 1960 anno in cui smise l’attività per passare il progetto alla Pirelli che riprese in toto il modello , di cui manteneva lo stile. Il materiale invece fu cambiato passando a quella forma non troppo specifica che viene chiamato Termico duro plastico, ma mantenendo l’interno ancora in cuoio, interno che sia dal Violini che sul finire del Sureco VF1 uno era ad otto punte.

 

L'elmetto MISPA dei Vigili del Fuoco di Bolzano
L’elmetto MISPA dei Vigili del Fuoco di Bolzano

La Pirelli produsse gli elmetti per i Vigili del Fuoco fino al 1970 (tra cui anche un inedito modelli in colore grigio per i funzionari del Comando di Milano).  In quell’anno la Mispa di Torino prese in carico i disegni e inizio a realizzare il modello VF1 , modello chiamato così negli anni anche da altre case produttrici. La Mispa iniziò questo suo viaggio con molto successo, passando però dai vecchi interni in cuoio a quelli in similpelle. Ciò non avvenne solo in Italia, perché anche altre nazioni utilizzarono il Mispa, C’è un articolo di “Uniformes” su uniformi e elmetti militari Francesi dove richiamava il modello Mispa che fu presentato in Francia per tre volte, una negli anni ’70, una agli inizi degli anni ’80 e una dopo la metà degli anni 80. La Mispa presentò due varianti colore, più una demo in grigio scuro.

Le varianti erano color mattone e arancione, purtroppo solo per quanto riguarda la Francia non ebbe molto successo, anche perchè i francesi arrivavano da un elmetto tutto aperto ovvero il Modello Adrian 33 e volevano un elmetto più protettivo e performante.

La pagina del mensile Uniformes dedicato al casco MISPA
La pagina del mensile Uniformes dedicato al casco MISPA

Il Mispa oltre che in qualche dipartimento SDIS, fu messo in Prova a Parigi presso la Brigade du Sapeurs-Pompier BSPP che però non diede l’atteso via all’utilizzo definitivo. Tutti quei modelli color mattone visti in Francia finirono come recupero presso i Sapeurs Pompiers delle ex colonie Francesi, per esempio in Marocco.

In Nazioni come la Spagna e il Portogallo il Mispa prese campo , e fu anche emulato da ditte locali come la Duraleo che realizzo un elmetto simile ma con interno diverso e rivettato tutto calotta oppure in Turchia che fu anche li emulato come disegno dalla Sonsanjanqin che lo potete vedere nel colore rosso e Fregio di Istanbul nella foto sottostante ,Il Mispa sia nelle foto superiori  lo potete vedere anche nella versione dei vigili del Fuoco di Bolzano , con un insolita visiera Din 14940 , vista la vicinanza Germanofona non era difficile vederne alcuni esemplari e sotto invece con su il logo dei Vigili del Fucoc permanenti della Valle d’Aosta

Piano piano oltre alla Mispa di Torino , arrivarono altre ditte che ripresero il modello VF1 , si possono citare la Molajoni, la Lombarda e la Sureco , e la Sicor infatti quello in foto con le bande a Boomerang e un Sicor VF1 uno degli ultimi elmetti con questa foggia , elmetto che comunque e rimasto in uso ancora fino al 2003 , infatti nei primi anni del 2000 non era difficile vedere entrambi indosso ai Vigili del Fuoco.

 

 

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