Con le ciabatte in escursione... adesso basta!

La montagna è un luogo magico e unico, amato da grandi e piccini, italiani e stranieri. Ma a tutto c’è un limite. Soprattutto se le forze di soccorso ordinarie sono messe sotto pressione da una tragedia immane come un terremoto di magnitudo 6, come quello che ha colpito Amatrice, dove sono stati attivati soccorritori da tutta Italia per superare la fase di grande emergenza e salvare la vita a più di 300 persone intrappolate sotto le macerie.

“Adesso basta” è l’esclamazione che viene in mente tutte le volte che capita – e sta capitando con una preoccupante frequenza – di dover salvare persone che non hanno grossi problemi fisici, ma si sono “solo” avventurati in alta montagna senza le dovute precauzioni e le giuste attrezzature. E’ quello che traspare dalle equilibrate parole che si possono leggere sul blog CNSAS di Verona. Dopo aver messo a dura prova i propri soccorritori sul territorio del sisma infatti, sono stati chiamati per un’emergenza sul sentiero 634 del Monte Baldo, a circa 550 metri di quota. Poco sopra Bocca di Navene. 5 escursionisti tedeschi infatti si sono persi, senza avere calzature adeguate al percorso e senza luci. I soccorritori li hanno trovati verso le 22 del 28 agosto. Dopo nemmeno un’ora di strada (i turisti tedeschi infatti erano partiti alle 21).

La centrale operativa del 118 di Verona ha subito attivato i soccorritori per le consuete procedure, geolocalizzando i dispersi in pochi minuti. Mario, Umberto, Alberto, Matteo e Alan (che fa parte del gruppo speleo) sono i soccorritori che si sono precipitati in base a Boscomantico, per effettuare il recupero. Leggiamo l’ultima parte dal blog del CNSAS per capire meglio come è avvenuto il soccorso e per rilanciare, ancora una volta, un appello a tutti i turisti: non iniziate una escursione se non siete preparati.

“Matteo si prepara per essere recuperato ad Affi e l’onnipresente Beppe parte da Malcesine in direzione del sentiero 634. Viene attivata anche una base operativa a Verona per poter gestire al meglio l’intervento. Molto velocemente Beppe sale, dapprima in macchina su strada forestale, quindi a piedi su sentiero, verso i malcapitati. Le notizie parlano anche di due persone del gruppo affette da problemi cardiaci, quindi non c’è un attimo da perdere. Verso le 22 i cinque vengono raggiunti da Beppe che ne riferisce le condizioni alla centrale operativa del 118 e alla squadra. Poco dopo i volontari partiti da Verona sono sul posto, preceduti di qualche minuto da una squadra dei Vigili del Fuoco di Bardolino.

Le condizioni degli escursionisti sono quasi al limite dello sfinimento e con molta fatica i cinque vengono condotti dapprima ai mezzi di soccorso fuoristrada e poi alle ambulanze. Due di loro vengono portati all’ospedale per accertamenti.

I volontari arrivano a Boscomantico alle due di notte. Alcuni di loro sono rientrati, poco più di ventiquattro ore prima, da Amatrice. Tutti, questa mattina, sono regolarmente al lavoro….

È triste, e per certi versi preoccupante, constatare come stiano aumentando gli escursionisti improvvisati che, con abbigliamento e attrezzatura inadeguate, con scarsa preparazione e senza la giusta conoscenza del territorio, si avventurano su percorsi lunghi e faticosi.

Foto © Alberto Corà – Alan De Simone – Matteo Sforni – Archivio CNSAS Stazione di Verona

Voi, fareste pagare il servizio di recupero e salvataggio a chi va in escursione e non è adeguatamente preparato?

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