Conoscere il CPR salverebbe 100mila persone in più in Europa

L’università di Cadce, Spagna, risponde all’appello del Consiglio Europeo sulla Rianimazione Cardiopolmonare (CPR) sul bisogno di maggiore informazione ai cittadini verso le manovre salvavita d’emergenza. Secondo stime dell’istituzione europea, ogni anno potrebbero essere salvate 100mila persone in Europa, se solo fosse diffusa la conoscenza di come intervenire correttamente in caso di paziente con arresto cardiaco tra i cittadini.

Questi eventi accadono ovunque in strada, al lavoro o durante l’esercizio fisico o attività faticose, ma soprattutto in casa. Attualmente, meno di una persona su 10 sopravvive. La ricerca mostra che l’applicazione delle tecniche di rianimazione cardiopolmonare da una persona “formata” aumenta la percentuale di sopravvivenza tra i colpiti ma oggi solo un paziente su cinque è approcciato con quste tecniche. Inoltre, il corretto intervento su un arresto cardiaco contribuisce a ridurre l’incidenza di fenomeni di tipo neurologico su pazienti sopravvissuti.

Partendo da questo spunto l’Università di Cadice ha organizzato un incontro per educare sulle tecniche base di primo soccorso e CPR finalizzati alla formazione di 200 studenti. Il Padiglione Sport, situato nel campus di Puerto Real, ha ospitato una conferenza al mattino con docenti professionisti qualificati nel soccorso, mentre al pomeriggio una serie di esercitazioni pratiche condotte su manichini, ha spinto gli studenti a cimentarsi sul campo.

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