Croce Rossa e Garante per l'infanzia: Protocollo per favorire bimbi e adolescenti

E’ stato presentato a Roma, presso la sede nazionale della CRI, il Protocollo d’intesa tra Croce Rossa Italiana e Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, alla presenza del Presidente Nazionale di CRI, Francesco Rocca, e del Garante Vincenzo Spadafora.

L’accordo nasce per dare vita ad azioni comuni per la promozione e la protezione dei diritti dei bambini e degli adolescenti, attraverso la realizzazione di percorsi, iniziative, studi, ricerche, attività di formazione e informazione. Tra gli impegni assunti ci sono la realizzazione di iniziative e progetti di intervento rivolti ai minorenni, la diffusione della cultura del volontariato e della solidarietà verso gli altri attraverso una comunicazione idonea e adeguata al mondo giovanile, la realizzazione di campagne di comunicazione e di sensibilizzazione, progetti formativi, attività di supporto alle istituzioni per proposte e iniziative di legge sulle materie oggetto del Protocollo. Il Protocollo inoltre istituisce un Tavolo permanente per monitorare gli obiettivi, e favorire attività di confronto, di cui fanno parte i rappresentanti di entrambe le parti.

“Il protocollo – ha detto Francesco Rocca – rappresenta un passaggio importante per la Croce Rossa perché si inserisce in una dinamica di cambiamento dell’associazione in cui l’investimento nel settore dei giovani è stato molto importante negli ultimi anni. Ci siamo lasciati ‘contaminare’ dalla capacità innovativa che hanno i giovani e grazie a questa ‘contaminazione’ positiva c’è stata un’evoluzione delle nostre attività in favore dell’infanzia e dell’adolescenza, ed è stata intensificata anche l’azione in sostegno delle fasce vulnerabili di popolazione, dove è più difficile arrivare. Una sfida importante ad esempio ci sta impegnando nell’ambito delle migrazioni: nel 2014 abbiamo accolto oltre 100mila migranti tra i quali moltissimi minori. La Croce Rossa poi svolge un altro grande lavoro all’interno della comunità Rom per favorire l’integrazione scolastica e la partecipazione dei bambini. La nostra azione si rivolge anche ad altri ambiti sociali, ad esempio il contrasto al fenomeno del bullismo, in accordo con il Dipartimento di Giustizia Minorile, senza tralasciare il settore sanitario, dove organizziamo numerose attività informative per la promozione e la diffusione di stili di vita sani, per insegnare le manovre salvavita pediatriche, per la sicurezza stradale, per il contrasto all’abuso di alcol e droghe.

Sul piano delle iniziative concrete in Toscana stiamo realizzando, in accordo con il Servizio sanitario regionale, una struttura per minori che soffrono di problemi psichici, adolescenti con difficoltà o con caratteristiche di devianza”.

“La capacità di fare rete è ancora ciò che può fare la differenza, in un momento di crisi profonda come quella che stiamo vivendo”, ha detto Vincenzo Spadafora. “Il protocollo siglato oggi va in questa direzione: mettere insieme l’esperienza e il voler fare con la rete capillare sul territorio. Tutto quello che riusciamo a realizzare insieme è importante, è un punto di forza in una stagione in cui c’è bisogno di un forte impegno sul sociale. Il Tavolo permanente, parte integrante dell’accordo, avrà un ruolo fondamentale. Non è però possibile continuare a delegare al volontariato la presa in carico dei bisogni sociali, di bambini e famiglie in difficoltà: anche Governo e Parlamento devono fare la loro parte, devono investire in questi ambiti. La firma di oggi è un modo per dare attuazione concreta alla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia, che non è una dichiarazione di principi ma una Legge dello Stato eppure molti dei diritti in essa sanciti sono disattesi, soprattutto quelli relativi alla crescita e allo sviluppo nel benessere, al gioco, all’istruzione e alla famiglia. La Convenzione ha un senso se orienta le scelte del Paese e si traduce in interventi concreti a vantaggio di bambini e famiglie, se incide sulle loro vite”.
Alla presentazione dell’accordo sono inoltre intervenuti Salvatore Coppola, Delegato Nazionale Giovani CRI, il Presidente della CRI Lazio, Adriano De Nardis, la Vice Presidente Nazionale CRI, Annamaria Colombani, il Direttore Generale CRI, Patrizia Ravaioli.

Ufficio Stampa e del Portavoce Croce Rossa Italiana
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