Defibrillatore obbligatorio? No grazie. E' arrivata l'ennesima, scandalosa, proroga. Adesso basta

Ci sono sessantamila persone che ogni anno muoiono per arresto cardiaco in Italia. Molte di queste – circa 1 su 6 – potrebbero essere salvate con un macchinario poco costoso e 6 ore di formazione. Sei semplicissime ore che insegnerebbero ad allenatori, istruttori, giocatori e gestori di impianti sportivi a trattare correttamente un arresto cardiaco, permettendo ad una persona colpita da malore di sopravvivere fino all’arrivo dell’ambulanza.

Eppure la politica italiana, dal 2012, continua a rimandare l’introduzione di un decreto sacrosanto, aggiungendo proroghe su proroghe. Ai 6 mesi scandalosi aggiunti a gennaio ne vengono aggiunti altri 4. Scatterà quindi dal 30 novembre, e non da ieri, l’obbligo delle società sportive dilettantistiche di dotarsi dei defibrillatori semi-automatici. Sono passati 1559 giorni dalla morte di Piermario Morosini e dall’indignazione generale. Nel frattempo migliaia di persone sono morte per arresto cardiaco. Bimbi, ragazzi, donne, anziani: nessuno è stato risparmiato ma nessuno nel frattempo ha voluto prendere provvedimenti, se non dopo aver visto una persona morire.

Il Decreto Legge Balduzzi che doveva costringere le associazioni dilettantistiche a prendere garanzie sanitarie adeguate tramite certificazioni mediche per cittadini che praticano attività sportiva non agonistica, resterà per altri quattro mesi lettera morta. La formazione del personale? Un’altra bella favola che speriamo si possa sbloccare presto. I corsi di formazione sono migliaia in tutta Italia, non manca occasione per imparare a salvare una vita con le proprie mani. Rimane l’amaro in bocca di una domanda: Perché?

Perché Ministro Lorenzin un ulteriore rinvio quando è chiaro che questa legge – fra tutte le leggi – è l’unica che può salvare vite umane e prevenire disgrazie?

Oristano-Giovane-Morto-basket-
Quanti altri LucaDavide, Pietro, Pio, Alessandro, Nicola (e potremmo andare avanti all’infinito) devono morire perché si metta in pratica un principio di buon senso? Perché nel mentre questo barile scaricato rotola con le sue responsabilità verso altri, le persone muoiono.

Per questo alle associazioni e a tutto il mondo dello sport dilettantistico rinnoviamo un appello. Fate da soli! Acquistate un defibrillatore, fate formazione. Con una cena sociale o una raccolta fondi trovate i soldi per dotarvi di un dispositivo necessario per non vivere tragedie come quelle citate poco sopra, e come altre sessantamila che accadono nel nostro paese.

BASTA PROROGHE, FIRMA LA PETIZIONE PER LA TUA SICUREZZA

[document url=”http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_notizie_2408_listaFile_itemName_0_file.pdf” width=”600″ height=”600″]

Potrebbe piacerti anche