Etica professionale nei contesti emergenziali. Il codice etico di Psicologi per i Popoli

“Psicologia dell’emergenza e dell’assistenza umanitaria” è una rivista semestrale edita da Psicologi per i Popoli – Federazione. pubblica articoli originali inerenti a tematiche connesse a emergenze nazionali, internazionali e diritti umanitari, che contribuiscono alla diffusione del sapere psicologico applicato all’emergenza.
Nel numero 14/2015, che trovate riportato a fine articolo, Gandolfa Cascio ha scritto un interessante articolo a proposito dell’etica professionale nei contesti emergenziali.

La relazione tra etica e psicologia ha suscitato l’interesse di numerosi studiosi ed è stata affrontata lungo varie direttrici. Tra di esse, l’approfondimento degli aspetti deontologici dell’agire psicologico. Nel corso degli anni, numerosi sono stati i codici etici elaborati da ordini professionali e associazioni nazionali, e non sono mancate, a livello internazionale, le proposte che si sono candidate ad avere valore universale, presentandosi come riferimento per la comunità professionale considerata nel complesso.
Accanto a questi documenti, numerose linee-guida e carte etiche aventi un carattere più circoscritto si sono focalizzate su contesti, utenti e attività sui generis. Negli ultimi anni, infatti, la comunità professionale ha sentito forte l’esigenza di avviare una riflessione sull’agire etico ed è per questo che anche associazioni o gruppi professionali si sono voluti dotare di strumenti deontologici di riferimento.
È successo anche a Psicologi per i Popoli ¬ Federazione, che ha approvato, a partire dal lavoro preparatorio curato da Delfo Bonenti, una sua Carta etica, sui cui contenuti ci si soffermerà dopo la presentazione di alcuni tra i codici elaborati in Europa e nel mondo. All’illustrazione dei principi etici ispiratori della Carta, seguirà la presentazione della mission della Federazione e delle sue finalità. Verranno inoltre presentate le principali norme di comportamento cui devono attenersi organi direttivi e soci.

Seguendo il ragionamento proposto da Mordini (2001), il discorso sulle questioni etiche sollevate dall’intervento professionale rappresenta solo uno dei focus della riflessione su etica e psicologia. Accanto alla suddetta peculiare modalità di “dire” il rapporto tra queste due discipline, Mordini presenta infatti altre tre possibili opzioni: 1) ci si può riferire a questa relazione come a quella tra due branche del sapere separate ma con punti di interesse in comune; 2) si può fare riferimento al contenuto morale delle teorie psicologiche; 3) si possono considerare i contributi che la psicologia, come disciplina scientifica, può dare non tanto all’etica in sé quanto all’etica medica e alla biomedica, settori di particolare interesse per l’autore che sono invece piuttosto marginali nell’ambito della presente riflessione.

L’articolo completo a pagina 32 del seguente documento.

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