Falso volontariato 118, operazione trasparenza: partite le denunce su realtà "fumose" a Napoli

La Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia, venuta recentemente in contatto con situazioni di affidamento o gestione dei servizi di trasporto infermi, definibili “quanto meno fumose”, ha deciso di intraprendere una serie di azioni di denuncia, a tutela del cittadino e dell’etica delle vere associazioni di volontariato.

In data 03 marzo 2016, La Confederazione Nazionale delle Misericordie ha inviato un esposto, segnalando presunte anomalie sulla procedura di assegnazione dei servizi di trasporto infermi in emergenza, comunemente definito servizio 118, nella ASL Napoli 3 Sud, indirizzato ad ASL Napoli, Commissario alla Sanità Regione Campania, Prefettura e Procura della Repubblica;

in data 01 Aprile  2016, si è tenuto un incontro con le Misericordie operanti nel territorio di Napoli, al fine di raccogliere dalle stesse le criticità vissute e le conseguenti proposte , condividendo infine un metodo etico di gestione dei servizi. Successivamente la stessa Confederazione, ha siglato, a sottolineare la propria posizione, una dichiarazione di intenti, condivisa da altre importanti realtà del volontariato ma anche da soggetti profit, i quali a fronte della pubblicazione di bandi di gara, non sempre coerenti con i reali costi di funzionamento si impegnano comunque al rispetto delle legalità, della dignità dei lavoratori e soprattutto nella sicurezza dei pazienti assistiti.

Infine il Presidente Nazionale, ha voluto sottoporre, al Consiglio l’ipotesi di una presa di posizione decisa e forte, avversa a tutte quelle situazioni di promiscua gestione dei servizi, in difesa del valore vero del volontariato e della storia delle associazioni che da sempre sono al servizio del prossimo e affianco dello paese. Il Consiglio Nazionale, all’unanimità, Sabato 09 aprile, ha conseguentemente approvato e autorizzato un esposto alla Procura della Repubblica, preparato dai legali e dai funzionari della Confederazione, che è già stato consegnato.

Intanto oramai da mesi, la Confederazione è promotrice di un tavolo di lavoro, presso la FIASO (Federazione Italiana Aziende Sanitarie ed Ospedaliere), che insieme ad ANPAS, CRI, SMOM e rappresentanti delle varie regioni italiane, vuol proporre un sistema di affidamento dei servizi che valorizzi l’apporto del vero volontariato e allo stesso tempo ne fissi regole inequivocabili.

Le Misericordie d’Italia, condannano duramente e perseguiranno qualsiasi situazione di illecito della quale verranno a conoscenza, intraprendendo provvedimenti di espulsione per le associate che dovessero dimostrarsi colpevoli di tali gestioni.

Il presidente Trucchi aveva affrontato il tema già nell’Assemblea Nazionale 2015, durante la quale aveva dato la chiara indicazione sulla posizione della Confederazione in merito. “Occorre chiederci se non sia venuto il momento di denunciare con forza, pubblicamente, queste situazioni di palese e diffusa illegalità. – esortava già lo scorso anno il presidente -. Denunciarle di fronte alle pubbliche amministrazioni, che sembrano non vedere l’evidente; davanti alle autorità giudiziarie, troppo spesso inermi fino all’inerzia; ma soprattutto davanti all’opinione pubblica, che in ampie zone d’Italia mostra totale assuefazione a questo modus operandi. – Esercitare il dovere di denuncia certo con buon senso, evitando di fare crociate; ma anche rifiutando di piegarsi quando l’ingiustizia diventa sistema. Promuovere legalità non è forse anche un’opera di Misericordia?”

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