Ferrara, Azienda USL e Comune di Ferrara cercano di calmare le acque agitate sui servizi sanitari

Dopo le polemiche per l’affidamento al volontariato dei servizi sanitari, che rischiano di cancellare 10 posti di lavoro, Comune di Ferrara e Azienda USL cercando di calmare le acque: “Garantiti il rispetto e la garanzia dei requisiti di qualità del servizio, l’affinamento ed intensificazione del sistema di controllo”.

Azienda USL e Comune di Ferrara si sono incontrati per fare il punto sulle dichiarazioni rilasciate alla stampa dalle organizzazioni sindacali, in conseguenza del rinnovo dell’affidamento a soggetti accreditati di quota parte del servizio di trasporto ordinario infermi e integrativo dell’emergenza territoriale.

È stato ribadito il ruolo del volontariato, confinato alla sola attività di trasporto infermi così come nella generale esperienza di tutte le regioni italiane, secondo principi universali di solidarietà ed efficienza, mentre non è in nessun modo prevista alcuna forma diversa di gestione, per quanto attiene qualsiasi altro servizio tuttora affidato a cooperative o soggetti esterni né tantomeno in gestione diretta dall’AUSL.

Per quanto attiene il rispetto e la garanzia dei requisiti di qualità del servizio rispetto al quale il sistema di accreditamento regionale rappresenta un principio fondamentale, l’Azienda cogliendo l’invito del Comune, ha intensificato il sistema di controllo dei requisiti strutturali, tecnici ed organizzativi delle postazioni di emergenza accreditate, che già peraltro sono al di sopra del livello mediamente garantito. I controlli riguarderanno anche il rispetto dei turni di riposo e dei limiti del tempo di guida previsti nella convenzione in corso di sottoscrizione.

Sul tema occupazionale, si comunica che l’Azienda USL sta procedendo con l’assunzione di autisti che andranno a sostituire il personale assente ed è inoltre in corso la predisposizione un nuovo avviso per incarico di autisti di ambulanza.

E’ inoltre opportuno ribadire che le associazioni di volontariato dispongono anche di personale dipendente, il cui numero potrebbe venire incrementato nel rispetto della consistenza percentuale consentita dalla legge.

 

Nella Regione Emilia Romagna il sistema dei trasporti sanitari è regolato dal percorso di accreditamento disciplinato con LR 34/1998 e dalla Delibera di Giunta n. 44 del 26.1.2009.Tale sistema garantisce le Aziende sanitarie rispetto ai requisiti strutturali, organizzativi e gestionali delle Associazioni di volontariato e delle Imprese del settore

La presenza delle Associazioni di Volontariato, formalmente prevista quale modalità ordinaria di gestione, è diffusa su tutto il territorio regionale. Il sito Internet 118er.it alla voce “Organizzazione” recita:

 “Le ambulanze impiegate per le emergenze/urgenze territoriali sono fornite dalle AUSL e  tramite apposite convenzioni dalle associazioni di volontariato; permettono di effettuare sia l’attività di primo soccorso che il trattamento sanitario durante il trasporto degli inferm.”

Il volontariato rappresenta una presenza storica nel sistema dell’ Emergenza, tant’è che solo nel 2012 erano presenti in tutta la regione Emilia Romagna ben 152 soggetti accreditati di cui 7 enti privati e i restanti organizzazioni di volontariato. Di questi solo il 4% è presente nel territorio Ferrarese, come riportato nella circolare 6/2014 della Regione Emilia Romagna.

Il 31 luglio scadono tutte le convenzioni che l’ Az. U.S.L ha in essere con soggetti terzi esterni all’azienda stessa, che riguardano sia il sistema di trasporti “ordinari” che quelli in emergenza. Il rinnovo di dette convenzioni non prevede assolutamente un aumento complessivo dei volumi di attività totale a favore delle  associazione a scapito dell’organizzazione Aziendale, ma solamente il rinnovo degli stessi mantenendoli invariati. Per chiarire maggiormente non verrà in nessuna maniera ridotta la presenza dell’Az. U.S.L. per quello che riguarda i mezzi di soccorso, tutti gli operatori sanitari (medici ed infermieri) sono e saranno dipendenti aziendali. Il “sistema” 118 resta immutato sia come risorse presenti sul territorio sia come presenze professionali aziendali.

L’Azienda USL di Ferrara ha in previsione di impiegare per il 2016 così come avvenuto nel 2015, per garantire il servizio di trasporto sanitario, 2,7 mln. di euro. La cifra è stata riportata nella determina di consultazione pubblicata alla fine del mese di giugno.

E’ altresì evidente che il solo aspetto quantitativo non tranquillizzi, ma che le capacità professionali e la qualità del servizio siano altrettanto importanti

A questo proposito si precisa che tutti i soggetti terzi esterni all’Azienda per poter svolgere servizi di trasporto sanitario in convenzione devono essere accreditati ed in possesso di autorizzazione sanitaria; l’accreditamento istituzionale  è rilasciato dall’Agenzia Regionale e l’autorizzazione sanitaria è rilasciata dal Comune di competenza a seguito di verifiche del competente servizio di Sanità Pubblica.

Oltre a questi indispensabili presupposti per le convenzioni con tali soggetti terzi esterni, l’Azienda USL ha provveduto ad istituire una commissione di controllo per verificare la permanenza dei requisiti di accreditamento strutturali, tecnologici ed organizzativi delle postazioni e delle UOM dei servizi di trasporto sanitario, nonché per verificare il raggiungimento delle competenze professionali ed il loro mantenimento da parte degli operatori dei servizi. Si è provveduto inoltre a sviluppare una piattaforma informatica nella quale le Associazioni inseriscono i dati inerenti ai loro associati in tema di corsi svolti ed abilitazioni conseguite.

La Commissione Aziendale, preso atto delle determine di accreditamento istituzionale della Regione Emilia Romagna e delle autorizzazioni sanitarie rilasciate alle Associazioni dal Comune di competenza, ha il compito di verificare tutto quello che è strettamente operativo e che influisce direttamente sulla qualità e sicurezza del Servizio dell’Emergenza Preospedaliera Territoriale.

L’Azienda tiene a precisare che la procedura in corso non prevede alcun cambiamento per ciò che riguarda gli assetti del sistema provinciale ovvero nel rapporto tra servizio a gestione diretta o esternalizzata, sarà  possibile un eventuale riassetto delle titolarità dei singoli rapporti contrattuali e convenzionali conseguenti all’esito della comparazione delle offerte e delle disponibilità presentate dalle associazioni accreditate. Tutto ciò a garanzia dei principi di buona amministrazione, trasparenza e di imparzialità nonché di prevenzione della corruzione.

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