Giornata Mondiale della Croce Rossa, 3830 ragioni per ricordare Henry Dunant

L’8 maggio, in tutto il mondo, si festeggia la festa della mamma. Ma nel mondo del soccorso si festeggia anche la Croce Rossa e il lavoro di aiuto e supporto che svolgono quotidianamente milioni di volontari di questa associazione, fondata nel 1864. La festa della Croce Rossa cade l’8 maggio perché è il giorno in cui Henry Dunant è nato. E per tutti i volontari questo giorno è un giorno fondamentale, perché rinnova dovunque il credo laico verso i sette principi su cui si basa il movimento.

In un periodo storico in cui Umanità, Imparzialità, Neutralità, Indipendenza, Volontarietà, Unità e Universalità sono relegati nelle ultime posizioni dei valori comuni più importanti, la comunità civile dovrebbe guardarsi alle spalle e cercare il motivo per cui andare avanti. In queste sette parole – che sono i sette principi fondamentali della Croce Rossa – forse si può trovare qualche barlume di speranza affinché si risolvano le mille crisi che agitano incubi terribili in tutto il mondo. Migranti, carestie, guerre e violenze erano all’ordine del giorno anche nell’800 quando sui campi di Solferino Dunant vide l’esito dell’odio fra popoli nelle sue più aberranti conseguenze. La carneficina di Solferino è stato il punto di partenza di un movimento che ha cambiato il mondo del volontariato. Oggi il volontariato si interroga sulle strade da seguire per adattarsi a un mondo che è cambiato, che ha nuove esigenze e che deve affrontare regole umanitarie che valgono meno rispetto a 10 anni fa. E’ vero, nel mondo ci sono sempre state offese a simboli di pace, a persone che cercavano di fare del bene per la popolazione senza prendere parte attiva in un conflitto. Ma mai come negli ultimi anni si sono avute azioni violente contro ONG umanitarie. Sono stati 210 nel 2015 e sono già 33 le persone uccise o ferite durante iniziative umanitarie. Un dato che non è tollerabile, perché dal 1997 ad oggi sono già più di 3830 le vittime e i feriti durante l’attività umanitaria – sotto gli emblemi della Croce Rossa o di altre ONG – per sostenere i diritti e la salute delle persone che vivono nel mondo martoriato dalle piaghe della guerra, della carestia o della malattia.

 

Ecco perché titoliamo “3830 ragioni per ricordare Henry Dunant”. Ci piacerebbe che quest’oggi, nelle feste, nei momenti di incontro e di felicità che porta con sé in tutto il mondo questa giornata speciale della Croce Rossa, ci siano 3831 ragazzi e ragazze che decidano di dedicarsi al prossimo, che si muovano per capire come diventare volontari e che, domani, possano davvero girare il mondo per portare sollievo a chi ne ha necessità. Dal vicino di casa alla famiglia che attende di realizzare una speranza nel fango di Idomeni.

Buona festa della Croce Rossa a tutti voi, cari lettori!

 

 

 

 

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