Gravissimo incidente sul Gran Zebrù; morti 6 alpinisti

Sono addirittura sei le persone che hanno perso la vita la scorsa settimana sul Gran Zebrù. L’imponente montagna tra l’Alto Adige e la Lombardia non ha lasciato scampo a ben due cordate di scalatori che si sono avvicendati attraverso lo stesso tragitto e che hanno avuto un incidente grosso modo nello stesso punto del percorso. Sono 6 le vittime, di cui anche un ragazzo di 22 anni che era partito assieme ad altre due persone nella mattinata di mercoledì, travolti invece nel pomeriggio altri 3 alpinisti altoatesini; per tutti e 6, la neve ormai liquefatta è stata fatale. Le vittime sono tutti italiani, tre altoatesini, due escursionisti di Parma e uno di Novara.

Il soccorso alpino di Solda purtroppo non ha potuto far altro che recuperare i corpi addirittura a centinaia di metri di distanza dal luogo della caduta; tutti e due i gruppi di scalatori sono scivolati in canaloni che li hanno riportati ad un altezza molto inferiore dalla quale erano precipitati. Le cause dell’incidente sono da ricondursi alla temperatura molto alta e dalla neve, che di notte non ghiacciando, non riesce a formare uno strato sufficientemente compatto da permettere alle attrezzature degli equipaggi di far presa sulla superficie della montagna.

Il Gran Zebrù è una montagna che purtroppo nella storia dell’alpinismo ha provocato altre vittime; ben 5 persone sono morte nel’97, come nel’89 e nel’94, altri scalatori hanno perso la vita, con l’incidente della settimana scorsa in vent’anni, le vittime in totale sono 20.

In condizioni del genere uno scalatore deve saper rinunciare – Importanti le parole di un celebre alpinista come Renihold Messner che a Repubblica Tv, si è pronunciato sull’accaduto raccomandando assoluta prudenza quando le condizioni climatiche non permettono una serena escursione.

 

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