Il mondo della sanità si prepara allo sciopero

Davanti a 10 miliardi di tagli – di cui 5 potrebbero prendere piede già nel 2016 – le sigle sindacali sono pronte a mobilitarsi e ad organizzare scioperi e manifestazioni. Scrive la UIL: “Le notizie diffuse da alcuni quotidiani nazionali su nuovi tagli alla sanità ci preoccupano molto. Una vera e propria macelleria sociale, diversamente da quanto garantisce il Ministero dell’Economia e delle finanze. Come Uil non possiamo permettere che per far cassa si punti ancora sulla sanità, ridotta ormai al collasso da una politica dei tagli che ha prodotto come unico risultato una drastica riduzione dei servizi. Si parla di circa 10 miliardi di euro da recuperare nel triennio 2016-2018, con la prospettiva della rinegoziazione in negativo del 5% dei contratti in essere.

Questo potrà generare, oltre a una ondata di ricorsi amministrativi, la perdita di posti di lavoro, o un aumento della cassa integrazione o dei contratti di solidarietà per sopperire a questi tagli. È già avvenuto in passato, specie su alcuni servizi, i cui costi riguardano soprattutto il personale, sia nel settore della sanità che nei settori produttivi a essa collegati. Questa per noi della Uil si chiama in un solo modo: macelleria sociale”.

“Pochi giorni fa – prosegue la nota – dopo i dati scoraggianti della Corte dei conti sugli andamenti della finanza territoriale, abbiamo lanciato un appello al governo Renzi: “Si cambi rotta, basta con la politica dei tagli, o non ci potrà che essere un autunno caldo sul fronte della mobilitazione”.

“È arrivato il momento – dichiara Fioravante Bosco, segretario generale aggiunto della Uil Benevento – di decidere se il Paese va veramente bloccato per tre o più giorni, considerato che con questo andazzo i cittadini meno abbienti si vedono tagliare i più elementari servizi, e il risanamento promesso da Renzi non arriverà mai poiché si taglia nel posto sbagliato”.

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