Il Presidente di CRI Francesco Rocca plaude alla proposta di legge anti spreco: “un cambio di passo culturale"

“Già da qualche anno, sulla scorta della nostra capillarità sul territorio, abbiamo sperimentato l’impatto umanitario della crisi economica, riscontrando un significativo aumento dei nuovi poveri, ossia coloro che pur lavorando, si trovano a fine mese con il dilemma di comprare da mangiare o pagare le bollette”, dichiara il Presidente della Croce Rossa Italiana Francesco Rocca, commentando così la proposta di legge contro lo spreco alimentare che si appresta a votare la Camera.
“Su tutto il territorio nazionale – continua Rocca – i nostri Comitati di Croce Rossa ogni giorno organizzano collette alimentari e distribuzione di pacchi viveri in collaborazione con i Comuni e le altre associazioni preposte. Raccogliamo più di 4 milioni di richieste di aiuto l’anno, numeri impensabili solo qualche anno fa. Ecco perché non posso che plaudire alla proposta di legge in discussione in questi giorni alla Camera sull’anti spreco, che semplifica tutto il processo affinché si riducano gli sprechi lungo tutta la filiera alimentare e non solo, e allo stesso tempo segna un cambio di passo culturale.  Non è un paese “sostenibile” quello che ritiene che la doggy bag, usanza tipicamente americana che consente di portare via dal ristorante ciò che non si è consumato al tavolo, sia volgare e da maleducati. Non è un paese civile quello che continua a vivere seguendo logiche consumistiche per cui il prodotto viene buttato alla data di scadenza, nonostante sia assolutamente commestibile. Trasformare l’eccedenza, o ciò che fino a oggi era considerato rifiuto, in risorsa consente, non solo di arrivare a una molteplicità di persone altrimenti escluse dalla redistribuzione, ma permette anche un grande passo di civiltà della nostra società”.
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