Incidenti in ambulanza, la protesta dei sindacati: "Ci sono controlli sui turni di lavoro?"

Sindacati all’attacco dopo lo schianto dell’ambulanza della Croce Rossa con quattro feriti a Sant’Onofrio, durante il turno delle 3 di notte

 

VASTO – «Prima che accadano incidenti più seri la Asl si attivi e faccia verifiche e controlli immediati». Lo chiede il Nursing Up, il sindacato degli infermieri, dopo l’incidente avvenuto l’altra notte a Sant’Onofrio in cui è rimasta coinvolta un’ambulanza della Croce Rossa di Vasto, che svolge servizio di 118 nella zona di Casoli. Il mezzo stava trasportando una paziente a Lanciano ed è uscito di strada per un colpo di sonno dell’autista, dovuto probabilmente alla stanchezza e al lungo orario del turno di lavoro.

«Avevamo già chiesto a marzo, tramite un esposto alla Procura di Chieti e alla Corte dei Conti dell’Aquila, di fare chiarezza sui profili professionali degli autisti delle ambulanze del 118 dell’intera Asl», dice Patrizia Bianchi, referente regionale del Nursing Up, «di capire se rispettano turni di riposo o ne fanno a iosa, e se tutti abbiano le carte in regola per svolgere un lavoro che ha un ruolo chiave nell’ambito dell’emergenza e per tutelare l’utenza. Nell’incidente dell’altra notte l’autista e la paziente, che era ben legata sulla barella, se la sono cavata», continua Bianchi, «la dottoressa e l’infermiere, invece, ne avranno per 15-20 giorni. Ci chiediamo se dobbiamo arrivare a incidenti ben più gravi prima che qualcuno faccia i dovuti controlli».

In primis la Asl secondo il sindacato: «L’azienda deve controllare che chi fornisce gli autisti lo faccia nel rispetto delle norme e dei requisiti richiesti per poter fare questo lavoro e che queste persone poi non vengano spremute come limoni con turni massacranti». Il Nursing ricorda che per fare l’autista di ambulanza occorrono requisiti specifici: minimo 21 anni di età, 5 anni di esperienza professionale con un impegno orario settimanale di almeno 18 ore nell’ambito del profilo professionale di operatore tecnico specializzato autista di ambulanza, possesso di specifici titoli ed abilitazioni professionali o attestati di qualifica di mestieri necessari allo svolgimento dell’attività inerente il profilo professionale. «Oltre a questi requisiti gli autisti che prendono servizio da Vasto a Casoli e Atessa devono poter fare turni di lavoro “normali”», sottolinea Bianchi, «invece sappiamo che i turni sono stressanti, doppi, con orari che non permettono il giusto riposo. Per questo chiediamo verifiche alla Asl prima di fare nuovi esposti. L’azienda ha il dovere di verificare, perché l’incidente

ha ricadute negative sull’azienda. Il medico e l’infermiere feriti nello schianto dell’ambulanza, infatti, staranno via da lavoro per 15-20 giorni, se non di più, creando problemi nella copertura dei turni nei presidi, vista la carenza di personale che già c’è».

 

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