Morte Magherini: indagati tre soccorritori e quattro carabinieri

La procura ha chiesto il rinvio a giudizio per i sette indagati. L’accusa è di omicidio colposo

Chiesto il rinvio a giudizio per quattro carabinieri e tre soccorritori che intervennero nella notte tra il 2 e 3 marzo in Borgo San Frediano, luogo dove Riccardo Magherini morì durante un arresto eseguito proprio dagli uomini del 112. Per la morte del quarantenne militari e soccorritori sono accusati di omicidio colposo. L’autopsia ha stabilito che concausa del decesso fu l’asfissia, secondo l’accusa provocata dall’immobilizzamento da parte delle forze dell’ordine.“

Uno dei militari deve rispondere anche di percosse: un video girato dai passanti lo mostra mentre colpisce con qualche calcio Magherini, quando già era a terra immobilizzato. I familiari di Magherini sono convinti che non finirà come la vicenda di Stefano Cucchi, con le assoluzioni degli imputati.

«Le richieste di rinvio a giudizio sono una bella notizia. E ciò che differenzia la vicenda di Riccardo dalle altre, penso a quella di Cucchi, è che è successo tutto in una strada, con testimoni alle finestre» dice Andrea Magherini, commentando la richieste di rinvio a giudizio per la morte del fratello, Riccardo. «Il nostro avversario è la prescrizione – ha aggiunto il padre di Riccardo, Guido – Siamo contenti di andare a processo, è già un ottimo risultato, visto anche come vanno a finire altre vicende, come quella di Stefano Cucchi».

LA DIFESA DEI CARABINIERI – «La richiesta di rinvio a giudizio è l’atto successivo alla chiusura delle indagini. Attendiamo fiduciosi l’udienza preliminare. Già in quella sede cercheremo di chiarire la posizione dei carabinieri indagati» spiega invece Francesco Maresca, difensore dei quattro carabinieri indagati per la morte di Riccardo Magherini.

 

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