Roma, il punto di ARES118 sulla beatificazione dei due Papi

Si è concluso il piano di protezione sanitaria, organizzato e gestito da ARES 118, per gli eventi che si sono svolti a Roma nel fine settimana, durante la cerimonia di Canonizzazione dei Papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II.

Un superlavoro, quello svolto da ARES 118, che si è concretizzato nel trattamento di 1.771 pazienti all’interno dei 16 PMA che erano stati posti a  protezione dei diversi areali. Di questi pazienti, solo 148 sono stati trasportati in Ospedale: dato significativo che testimonia il buon lavoro di filtro svolto dai presidi sanitari territoriali.

Ha funzionato egregiamente anche la collaborazione con tutti gli ospedali romani, grazie anche alla creazione, presso la Centrale Operativa 118 di Roma, di una sala situazioni a cui hanno partecipato i rappresentanti di tutte le direzioni sanitarie dei nosocomi della Capitale.

Il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha ringraziato tutte le forze che ARES 118 ha coinvolto nel piano di protezione sanitaria.

”Rivolgo un sentito ringraziamento ai volontari della Protezione civile regionale e alle squadre di pronto intervento sanitario predisposte dall’Ares 118, perche’ la perfetta riuscita dell’evento di canonizzazione dei due pontefici e’ passata anche attraverso il loro prezioso contributo”. Ha comunicato in una nota il Presidente della Regione Lazio.

”I volontari della Protezione civile regionale provenienti dalle province del Lazio – ha proseguito il capo della giunta regionale – sono stati oltre 1700 appartenenti a 220 associazioni che hanno affiancato quelle di Roma Capitale. Imponente e’ stato anche lo schieramento messo in campo per le emergenze sanitarie, con oltre 1000 tra medici, infermieri e autisti, 87 mezzi, 80 squadre di soccorritori, 16 tende come punti medici avanzati e cinquepunti mamma‘. Un valore aggiunto per quella che e’ stata una memorabile giornata di festa e di fede”.

Complimenti per la gestione dell’evento sono arrivati direttamente al Direttore Generale di ARES 118, Maria Paola Corradi, anche da parte di Flori Degrassi, Direttore della Direzione Regionale Salute ed Integrazione Sociosanitaria. Complimenti che la dr.ssa Degrassi ha chiesto alla dr.ssa Corradi di estendere a tutto il personale di ARES 118 coinvolto nella protezione sanitaria della Canonizzazione.

CROCE ROSSA, GRANDE SUCCESSO – “La Croce Rossa Italiana è riuscita a mobilitare volontari e risorse da tutta Italia per un evento che ha portato in Piazza San Pietro un milione di pellegrini provenienti da tutto il mondo. La macchina organizzativa della CRI ha funzionato grazie alla grande disponibilità data da volontari di tutta Italia, superiore rispetto alle esigenze richieste per gestire al meglio l’evento assicurando la protezione sanitaria dei presenti. Eventi del genere servono ad oliare i meccanismi d’azione nazionale che, più di qualsiasi operazione burocratica, aiutano a superare le differenze organizzative derivanti dalle legislazioni sanitarie regionali e dai cambiamenti associativi in atto, senza intaccarne l’Unità”. Con queste parole Roberto Antonini, Delegato Nazionale alle Attività di Emergenza CRI, ha espresso soddisfazione per l’enorme lavoro svolto dalla Croce Rossa in occasione della canonizzazione dei due Papi, a supporto del Comune di Roma Capitale per la copertura del piano sanitario di Ares 118 Lazio.

Secondo i dati forniti da Ares 118 sull’intera catena di soccorsi effettuati, sono complessivamente 1771 i pazienti assistiti nelle postazioni allestite e 148 le persone ospedalizzate. Le principali patologie riscontrate hanno riguardato svenimenti, malori, cadute, contusioni. Ci sono stati anche pazienti in codice rosso, tra cui una persona colpita da infarto e trasferita all’ospedale Gemelli.

La CRI, che ha svolto il servizio sanitario su coordinamento di Ares 118, ha messo in campo dal 25 al 28 aprile una nutrita task-force: 1135 volontari provenienti da tutta Italia, 7 Posti Medici Avanzati, 35 ambulanze, 2 automediche, 64 squadre sanitarie a piedi, 4 Punti Mamma, un camper medico, 1 posto di comando al colonnato per coordinamento in loco, un sistema radio digitale per la geolocalizzazione delle squadre a piedi, account dedicati sui social network a disposizione dei pellegrini in 5 lingue diverse. La CRI ha provveduto anche a distribuire sul posto 6000 pasti per i volontari in servizio nelle postazioni.

L’impiego della CRI è stato diretto dalla Sala Operativa Nazionale (SON) della Croce Rossa Italiana e il coordinamento operativo di uomini e mezzi è stato affidato al Settore Emergenza del Comitato Provinciale CRI di Roma, attraverso la Sala Operativa attiva h24.
Il NOIE-CIE Centro, il Centro Interventi di Emergenza di Roma, ha inoltre allestito un campo base attendato per accogliere 500 volontari presso la sede della Croce Rossa di via Ramazzini a Roma. Numerose squadre di volontari provenienti dalle varie regioni d’Italia sono state ospitate anche dai Comitati CRI di Roma e Provincia.

“La task-force messa in campo dalla CRI per la santificazione dei Papi – ha detto Flavio Ronzi, Presidente del Comitato Provinciale CRI di Roma – si è dimostrata all’altezza del sistema di protezione sanitaria predisposto per l’evento. La partecipazione di centinaia di volontari provenienti da tutta Italia ospitati dai Comitati Locali di Roma e Provincia ha mostrato la vera Croce Rossa, unita, in grado di mobilitarsi con professionalità e dedizione. I pellegrini arrivati da tutto il mondo si sono rivolti ai nostri punti di soccorso con la fiducia riposta nel nostro Emblema. Dobbiamo trattenere l’energia di questi giorni per avere un maggiore impatto al servizio della comunità”.

 

 

Potrebbe piacerti anche