Sanità, il governo tentenna e gli infermieri si arrabbiano

A Roma nei giorni scorsi c’è stato un fondamentale incontro per attuare i principi della legge 566 e dare spazio a questo strumento che poermetterebbe l’implementazione delle competenze.

L’incontro però non è andato bene come si sperava, dato che il Governo Renzi e il ministro Lorenzin vorrebbero modificare il comma, riducendo gli spazi di apertura nei confronti della professione infermieristica. Su questo tema si è quindi mossa la protesta delle sigle sindacali, che non hanno abbandonato il tavolo delle trattative (ma sono pronti a farlo) e, in questi giorni, torneranno a parlare con il Ministro sperando in un accordo rapido e senza strappi. I sindacati infermieristici si vogliono impegnare con forza nella difesa del famoso comma 566.  Di seguito pubblichiamo il comunicato unitario delle sigle sindacali infermieristiche:

“L’accordo sull’implementazione delle competenze deve andare avanti senza modifiche. Il governo non può bloccare l’innovazione in sanità. Dopo anni di discussioni, è il momento di dare attuazione all’accordo e di far ripartire l’innovazione nel sistema di salute. Il governo deve smetterla di tergiversare. O dobbiamo pensare che sia sensibile ai richiami delle lobby degli interessi e della disorganizzazione?”.

“Si continua a parlare di presa in carico della persona assistita, di rilancio dei servizi alla salute, di miglioramento del sistema sanitario, ma quando si tratta di passare ai fatti, con strumenti efficaci e innovativi come l’accordo sull’implementazione delle competenze, il governo continua a prendere tempo. E a proporre modifiche inaccettabili”.

“Noi vogliamo liberare il potenziale inespresso delle professioni sanitarie, aprire la strada alla sperimentazione negli ospedali e nelle aziende, promuovere una riorganizzazione vera del lavoro e dei percorsi di cura. Rendere concreto, cioè, quel modello di responsabilità-autonomia che può assicurare al sistema di salute il miglioramento delle prestazioni, la sostenibilità economica e gli strumenti per essere al passo con i nuovi bisogni delle persone. Ecco perché chiediamo che si dia immediata attuazione all’accordo”.

“Incontreremo di nuovo il governo nei prossimi giorni. Ci auguriamo che l’ennesima pausa di riflessione porti consiglio. Ma in assenza di risposte concrete e convincenti, siamo pronti ad una grande mobilitazione a fianco degli operatori e dei cittadini in difesa del Ssn”.

Potrebbe piacerti anche