Sciame sismico sull'appennino tosco-emiliano, scossa di 4.1 gradi, scuole chiuse

Da questa notte uno sciame sismico sta scuotendo l’appennino bolognese e toscano, con 17 scosse di terremoto di cui una di forte intensità, con magnitudo sopra al quarto grado della scala Richter. Le scosse, in totale più di 17, sono state allertite fra le 2 e le 6 e l’epicentro è concentrato fra Camugnano e Castiglione dei Pepoli. La scossa più forte è avvenuta alle 7,51 con epicentro a Camugnano, in direzione di Vernio. L’INGV riporta le intensità e il numero delle scosse, ma fortunatamente nessuna di queste ha creato danni a persone o cose. BOLOGNA – Uno sciame sismico è in corso dalle prime ore della notte sull’Appennino tosco-emiliano. Nella nottata diciassette le scosse di terremoto (di magnitudo uguale o superiore a 2) registrate finora dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), la prima delle quali alle 3:22. Due scosse di magnitudo 3.2 si sono susseguite poco prima delle 5:30, con epicentro in prossimità dei comuni bolognesi di Camugnano e Castiglione dei Pepoli e di quello pratese di Vernio. Un’altra di magnitudo 3 è stata registrata alle 6:12. Non si hanno segnalazioni di danni. La scossa è stata avvertita distintamente anche a Bologna, dove molte persone si sono riversate in strada. A CAMUGNANO – «Quando è arrivata la scossa più forte, quella da 4.1 delle 7.51, tutta la gente che era nel bar si è catapultata fuori, perché si è sentita molto». A raccontarlo è Francesca, barista del bar La Piazza che sta nella piazza principale di Camugnano, sull’appennino tosco-emiliano, in provincia di Bologna, dove dalla notte è in corso uno sciame sismico. «I tecnici del Comune sono tutti in allerta, sono qui in piazza e stanno facendo verifiche sugli edifici. Noi è dalle 4 del mattino che siamo tutti svegli. C’è spavento, perché il terremoto è imprevedibile, ma non ci sono danni». A CASTIGLIONE – «Non ci sono stati né danni né segnalazioni, per ora solo paura», con tanta gente che preferisce rimanere fuori di casa in attesa della fine dello sciame sismico. Il sindaco di Castiglione dei Pepoli, Maurizio Fabbri, è al lavoro dalla prima mattina in seguito alla scossa di terremoto di magnitudo 4.1 avvenuta alle 7.51 nel distretto sismico Appennino-pistoiese, che segue uno sciame sismico registrato nella notte, a partire dalle 3.22. «Ho fatto chiudere le scuole questa mattina alle 6.30 – ha spiegato il primo cittadino – e ho fatto aprire e riscaldare il palazzetto dello sport, così le persone in strada da questa notte possono andare lì a riscaldarsi, c’è anche la Croce rossa». Il sindaco e l’amministrazione si trovano ora nella biblioteca comunale: «Siamo qui al sicuro – ha concluso – Il Comune è chiuso, soltanto al piano terra sono aperti gli uffici dell’Urp per eventuali segnalazioni». LE SCUOLE CHIUSE – Per lo sciame sismico registrato sull’appennino tosco-emiliano dalle 8 è attivata in Prefettura a Bologna la sala di protezione civile. Nei Comuni del bolognese coinvolti (cioè Porretta Terme, Grizzana Morandi, Granaglione, Castiglione dei Pepoli, Gaggio Montano, Castel di Casio, Vergato, San Benedetto Val di Sambro e Camugnano) al momento non ci sono danni, ma i sindaci, tranne che a Granaglione, in via precauzionale hanno ordinato la chiusura di tutti gli istituti scolastici per oggi.


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