Seus, l'assessore rassicura: "La gestione delle ambulanze in Sicilia non andrà ai privati"

SEUS1La Regione ha chiesto informazioni sui costi del servizio, che sono da rivedere. Da qui sarebbe nata la polemica e l’allarme lanciato dai sindacati. L’assessore all’economia Baccei spiega: “Nessuno ha mai pensato di privatizzare la SEUS”

La polemica sull’organizzazione e la gestione della SEUS, la società siciliana di emergenza-urgenza, ha visto l’intervento fermo del governo della regione Sicilia, con le parole dell’assessore all’economia Alessandro Baccei, che dalle colonne del Giornale di Sicilia ha spento ogni polemica: “Nessuno ha mai pensato di privatizzare la Seus” spiega nel giornale oggi in edicola.

Le proteste e le richieste di chiarmenti erano nati nei giorni scorsi dopo che alcune lettere sono state pubblicate online. Lettere in cui alcuni deputati richiedevano delucidazioni sui costi del servizio di gestione delle ambulanze. Da qui un incontro con i sindacati, che hanno riferito l’esito di un incontro su una “situazione delicata”, che vede Regione e SEUS distanti dall’accordo per i costi del servizio 118. Un accordo che la Regione vorrebbe far sottostare ad “analisi di benchmark sui prezzi di mercato”.

Secondo Il Giornale di Sicilia “i sindacati hanno lanciato l’ allarme sul rischio che la gestione delle ambulanze in tutta la Sicilia venga affidata a privati. Ipotesi che anche alcuni vertici aziendali non avrebbero escluso durante i colloqui”. Sul quotidiano l’assessore Baccei ha illustrato una linea differente, in cui il servizio non sarebbe affidato ai privati ma resterebbe in mano pubblica. I sindacati hanno emesso una nota in cui denunciano la situazione, paventando l’ipotesi che SEUS passi da indirizzi “pubblici” a indirizzi “privatistici”. Un comunicato che pubblichiamo in calce per completezza di informazione.

 

 

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Il caso nato da una lettera con cui la Regione dichiarava esorbitante il costo di cento milioni annui per il servizio

 

 

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