Sicurezza Stradale, approvato l'omicidio stradale, ma con delle modifiche

A dicembre al Senato era arrivata la prima conferma sull’omicidio stradale. Oggi invece ci sarà la quarta e ultima lettura della battaglia su questo reato, che è stato introdotto grazie a mille sacrifici e battaglie da parte di famigliari, rappresentanti delle forze dell’ordine e della sicurezza e da parte di gruppi motivati come l’ASAPS, uno dei promotori fondamentali di questa battaglia. Oggi c’è l’ultimo atto di una dolorosissima battaglia che ha visto protagonisti persone che hanno perso molto. Oggi sicuramente si fa un passo in avanti di civiltà “verso il riconoscimento di un diritto sacrosanto, quello alla giustizia, diritto finora negato alle Vittime della strada.” ha spiegato l’aquilana Erina Panepucci, Vice Presidente dell’associazione vittime della strada Avisl Onlus, che come sempre sarà presente a Roma per seguire passo dopo passo, come fa da lunghi anni, questo percorso importante che lei come gli altri parenti delle vittime della strada definisce “il primo grande segno di cambiamento per questo nostro paese”.

Governo battuto sull’arresto in caso di soccorso – Un emendamento al DDL sull’omicidio stradale è stato approvato quest’oggi senza il consenso del Governo. Si tratta di un comma che in prima istanza prevedeva l’arresto in ogni caso per chi commette omicidio stradale, anche in caso di soccorso prestato alle vittime dell’incidente. Il vice ministro ai trasporti Riccardo Nencini sottolinea che “La legge sull’omicidio stradale rimane completamente valida e assolutamente condivisibile. E’ una norma necessaria. Necessaria per aumentare il livello di sicurezza sulla strada e per punire più severamente e con maggiore giustizia chi, ubriaco o drogato, uccide alla guida di un auto. Quello di oggi va annoverato tra gli incidenti di percorso e nulla di più. Consiglio di non strumentalizzare politicamente un caso parziale di fronte alla ‘giustizia giusta’ e al dolore delle famiglie”. La legge quindi tornerà per un’ultima lettura in Senato, con questo comma modificato.

 

Anche il presidente di ASAPS ha scritto un importante editoriale sul tema:

“Oggi quasi certamente sarà un giorno storico per la sicurezza stradale e per le tante vittime della strada e i loro familiari. Sì perché oggi, finalmente, il percorso parlamentare dovrebbe concludersi in giornata alla Camera con l’approvazione finale della legge.
Abbiamo cominciato a parlare di Omicidio stradale 13 anni fa, abbiamo iniziato a raccogliere le firme nel 2011 con le associazioni Lorenzo Guarnieri e Gabriele Borgogni fra 1.001 difficoltà, fra ostracismi di tutti i tipi, poi la spinta di tante associazioni di familiari e vittime della strada, dell’associazione Massimo Massimi e la presa di coscienza del governo (questo) e di diversi parlamentari ha dato il colpo di reni finale.

Sì lo sappiamo appena il testo definitivo sarà pubblicato inizierà il fuoco ad alzo zero delle critiche: è una legge troppo debole! E’ una legge troppo dura! E’ una legge che si presterà a ripetuti ricorsi alla Corte Costituzionale! E’ una legge banchetto per avvocati, periti e consulenti vari. Può darsi sia tutto vero.
Ma oggi questo siamo riusciti a portare a casa di più non si poteva, Poi … CONTINUA

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