Simulazione di gestione del paziente in ACC potenziale donatore di organi - poster IRC2015

Autori: G. Di Luccio1 , G. Cianchi2, G. Piemonte3, M.L. Migliaccio2, L. Tadini Buoninsegni2, M.C. Ferraro2 , A. Peris2 Ente di appartenenza: 1 Azienda Sanitaria di Firenze; 2 Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi; Università degli Studi di Firenze

 

INTRODUZIONE – Al fine di introdurre nell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi (AOUC) la pratica della donazione e trapianto di organi da donatori a cuore non battente (NHBD) è stato creato un corso di formazione per il personale sanitario coinvolto basato sui principi metodologici della Simulazione Medica. Il programma di formazione NHBD operativo presso l’AOUC, è parte integrante del programma regionale avviato da Organizzazione Toscana Trapianti (OTT) con finanziamento Centro Nazionale Trapianti (CNT), ed è stato riconosciuto da CNT come format per la formazione nazionale. L’obiettivo principale di questo progetto è quello di creare un percorso educativo al fine di addestrare il team multidisciplinare coinvolto nella complessa procedura di donazione a cuore fermo.

METODO – La procedura di donazione NHBD è per il personale dell’AOUC nuova e complessa; essa infatti si sovrappone in parte alle procedure ECLS (Extra Corporeal Life Support) e prevede l’intervento di un team multidisciplinare che normalmente non lavora insieme. Per tale motivo è stato un creato un corso di formazione Simulation Based nel quale oltre alle lezioni frontali sull’argomento sono state effettuate simulazioni usando un manichino ALS appositamente modificato per l’eventuale incannulazione. Successivamente alle simulazioni sono stati eseguiti debriefing post scenario. Tra i docenti del corso erano presenti esperti per la procedura NBHD, esperti di Trapianto d’Organo, esperti di Simulazione Medica e Ricercatori. Ogni edizione del corso ha avuto una durata di quattro ore. Nella prima parte del corso è stato illustrato il progetto presentando lo stato dell’arte sulla donazione a cuore fermo, è stato illustrato il protocollo operativo con le integrazioni riguardanti il progetto ECLS terapeutico, sono state eseguite esercitazioni per l’utilizzo del massaggiatore cardiaco automatico esterno (MCAE), e sono stati presentati i presidi e le tecniche per la perfusione regionale normotermica. Nella seconda parte del corso i partecipanti hanno eseguito due scenari nei quali un paziente vittima di arresto cardiaco veniva portato in Pronto Soccorso con MCAE. Dopo l’esecuzione di ogni scenario è stato effettuato un debriefing condotto da un facilitatore allo scopo di discutere le principali problematiche affrontate durante lo scenario. Nel periodo di aprile/maggio 2015 sono state eseguite complessivamente otto edizioni del corso con un totale di 60 partecipanti. Prima del corso è stato somministrato un questionario per capire se in precedenza i partecipanti avessero preso parte a simulazioni e quale fosse il grado di accordo inerente l’affermazione se la simulazione rappresenti un metodo efficace per migliorare le conoscenze necessarie per la donazione a cuore fermo. Dopo il corso sono stati somministrati tre questionari: un test di valutazione sulla qualità del corso, un test per la valutazione dell’apprendimento della procedura, un test sul grado di coinvolgimento durante la simulazione e sulla percezione post corso della simulazione.

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