Terremoto nel centro Italia: rettifica del numero di morti, si continua a scavare e sperare

terremoto amatriceIl Dipartimento della Protezione Civile ha confermato che il numero delle vittime del terremoto nel centro Italia è salito a 241 persone, non 247 come comunicato in precedenza. Nell’area di Arquata sono morte 46 persone, tra Amatrice e Accumoli 195. 215 PERSONE SONO STATE ESTRATTE VIVE DALLE MACERIE.

Purtroppo non è finito neppure lo sciame sismico che ha seguito il tragico movimento delle 3 e 36: questa mattina alle cinque una nuova scossa di magnitudo 4.5 ha colpito le Marche e il Lazio. Gli sfollati sono circa duemila al momento. I pazienti dell’Ospedale di Amatrice e i feriti vengono stati allontanati dall’area del sisma per alleggerire la rete dell’emergenza e dell’assistenza. Purtroppo è confermato che nel crollo del muro di cinta dell’Ospedale di Amatrice è morto un caposala. I pazienti più critici sono trasportati verso Rieti e Roma.

“Abbiamo estratto altri corpi stanotte” ha spiegato il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi. La situazione nel borgo dell’appennino laziale è drammatica. Dalle 5.45 sono riprese le attività di ricerca, interrotte a causa del nuovo sisma di magnitudo superiore a 4.

Su richiesta del Dipartimento della Protezione Civile, d’intesa con le Regioni colpite dal terremoto e grazie agli operatori di telefonia mobile e ai media, è stato attivato il numero 45500 per la raccolta di fondi attraverso l’invio di sms del costo di 2 euro. È possibile donare anche chiamando da rete fissa lo stesso numero. Il servizio è attivato con gli operatori nazionali Tim, Vodafone, Tre, Fastweb, CoopVoce, Wind e Infostrada, TWT, CloudItalia e PosteMobile. I fondi raccolti saranno trasferiti dagli operatori, senza alcun ricarico, al Dipartimento della Protezione Civile che provvederà a destinarle alle regioni colpite dal sisma.

Emergency Live cercherà di tenervi aggiornati su ogni notizia importante in arrivo dalle zone terremotate.

Per tutto il resto, silenzio. Ne serve tanto adesso che le voci di chi potrebbe essere ancora vivo sotto le macerie sono più flebili, più provate, più stanche.

Curcio (Protezione Civile): Ultimo dato aggiornato a 247 vittime. Andiamo avanti

Il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio è intervenuto pochi minuti fa a Radio Rai 1, affermando che “Il numero dei dispersi non è noto, perché manca la lista delle partenze. Non sappiamo quali siano le partenze e chi sia arrivato. Purtroppo bisogna operare fino a che non si trovano le persone”. Questa dichiarazione è molto importante per ricordare a chi è sul luogo del sisma che la cosa più importante non è solo scavare, ma fare silenzio. Il silenzio infatti aiuta i soccorritori a trovare persone sotto le macerie.

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Feriti: 260 trattamenti negli Ospedali, molti in codice rosso

Gli ospedali laziali e marchigiani hanno lavorato molto in queste ore, gestendo la fase dell’emergenza in modo coordinato. Sono stati 260 i feriti soccorsi in codici prevalentemente gialli e rossi, a causa dei traumi. Ora il passaggio sanitario è concentranto nella gestione ordinaria e nel tentativo di mettere a punto un sistema di distribuzione dei farmaci per diabetici, pazienti cronici e preventivi. “Il modello che viene preso a riferimento è quello dell’Emilia Romagna, un modello che nella tempestività della presa in carico ha fatto la differenza soprattutto nella gestione del PTSD post terremoto sia per i pazienti che per gli operatori”. A dirlo a Radio Rai 1 è stata la dottoressa dell’Ares118 Guarnieri.

INFERMIERI: CHI VUOLE DARE UNA MANO SI RIVOLGA A CIVES O IPASVI
L’Associazione Nazionale C.I.V.E.S. espressione operativa e qualificata della Federazione Nazionale Collegi IPASVI, costituita da infermieri volontari che mettono a disposizione le proprie conoscenze e competenze nel soccorso sanitario alle popolazioni colpite da calamità nel Sistema di Protezione Civile Nazionale, esprime vicinanza e solidarietà alle persone colpite dal sisma che questa notte ha drammaticamente distrutto le loro vite e il loro territorio.
L’evento catastrofico, improvviso e pesante, ha provocato vittime e danni al territorio; molte persone stanno vivendo improvvisamente la perdita di persone care e la perdita delle proprie case e, purtroppo subiranno per lungo tempo su loro stesse, nei diversi aspetti, la drammaticità dell’evento.La macchina del Sistema Nazionale di Protezione Civile è immediatamente partita. Anche Cives è stata allertata e ci siamo subito mossi attivando i meccanismi interni dell’Associazione per reperire le disponibilità di personale Infermieristico qualificato, pronto a partire nelle zone colpite non appena il Dipartimento lo riterrà necessario. La macchina dei soccorsi è molto complessa e per essere più efficace (e più efficiente) deve essere ben organizzata, con regole di funzionamento (che devono essere conosciute e rispettate) e gli interventi ordinati e coordinati.
I nuclei provinciali hanno subito avviato le procedure e a seguito della prima ricognizione siamo in grado di poter contare su 120 Infermieri, provenienti dai vari Nuclei d’Italia, che hanno dato la propria disponibilità per essere impiegati nelle operazioni di soccorso e alcuni anche con partenza immediata. Tre nostri colleghi sono già operativi nella quota regionale e sono partiti con la colonna mobile della Regione Molise.
Molti anche i contatti individuali e spontanei di Colleghi non appartenenti a Cives che chiedono di poter essere coinvolti dichiarando la propria disponibilità. I Colleghi residenti in zone dove è presente il nucleo si devono rivolgere a quest’ultimo, quelli provenienti da province sprovviste di nucleo è previsto l’inserimento nel Nucleo Nazionale per beneficiare delle tutele di Legge. Le comunicazioni possono essere inviate alla mail indicata di seguito.
E’ attiva la Sala Operativa Nazionale di Cives per coordinare e gestire le attività e per i rapporti con il DPC e i nuclei provinciali. Per ottimizzare le comunicazioni interne ed esterne è stata attivata una casella di posta elettronica dedicata: sismarieti@cives.org . Fin da subito in campo anche il Comitato Centrale della Federazione Nazionale IPASVI che, vicina alle popolazioni colpite, attraverso la Presidente Barbara Mangiacavalli ha immediatamente riconfermato il pieno supporto a Cives per garantire il miglior intervento possibile.
Anche gli infermieri, strutturati e volontari, con competenze specifiche e specialistiche, possono garantire un rilevante contributo che si esprime e delinea attraverso la competenza, l’esperienza, la capacità operativa e il costante richiamo ai principi etici e al valore rilevante della solidarietà.

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