Trauma Combat Casuality Care – come cambia il ruolo del medico e dell’infermiere sul campo di battaglia

MEDEVAC e CASEVAC

Caricamento di un ferito su elicottero NH90 per attività medevac. Foto archivio Emergency Live
Caricamento di un ferito su elicottero NH90 per attività medevac. Foto archivio Emergency Live

Consiste nella fase di evacuazione dei feriti dal teatro operativo verso i ROLE con mezzi dedicati (MED) o aspecifici (CAS).

In questa fase il CLS può limitarsi a consegnare il ferito a squadre di soccorso dedicate o, se richiesto dalla situazione operativa, accompagnare ed assistere il ferito fino all’arrivo presso la struttura per il trattamento definitivo.

In condizione di MEDEVAC, e quindi, con mezzi sanitari attrezzati, il personale sanitario può iniziare le manovre ALS già durante il trasporto:

  • rivalutazione testa piedi del ferito – durante la valutazione è prioritario verificare che un eventuale torniquet sia posizionato correttamente;
  • vie aeree – in questa fase si può procedere ad intubazione orotracheale o posizionamento di dispositivo sovraglottico;
  • respiro – somministrazione di ossigeno supplementare;
  • circolo – reperire ulteriori accessi venosi se necessario ed infusione di liquidi;
  • stabilizzazione di fratture, medicazione di ferite e protezione termica;
  • monitoraggio strumentale dei parametri vitali;
  • iniziare il trattamento di eventuali ustioni con raffreddamento della cute;
  • somministrazione farmacologica in relazione alle condizioni cliniche;
  • compilazione di documentazione sanitaria.
Corso di formazione. Il personale sanitario recupera e trasporta il ferito in area sicura.
Corso di formazione. Il personale sanitario recupera e trasporta il ferito in area sicura.

Sintetizzando quanto esposto fino ad ora possiamo dire che:

  • il soccorso in ambiente bellico risulta profondamente diverso rispetto a quello in ambito civile;
  • i fattori ambientali sono maggiormente influenti sui campi di battaglia;
  • spesso “una buona medicina corrisponde ad una cattiva tattica”;
  • all’incirca il 18% delle morti sui campi di battaglia sono potenzialmente evitabili;
  • erogare un buon primo soccorso è difficile;
  • ma il corso TCCC è in grado di fornire gli strumenti per un migliore approccio in condizioni tattiche.

Appare evidente che anche questa tipologia di soccorso tecnico sanitario debba essere considerato ed approcciato come alta specializzazione del soccorso extraospedaliero.

Affrontare il corso ed utilizzare quanto appreso in teatro operativo richiede grandi conoscenze cliniche ed operative, tali da consentire valutazioni e trattamenti anche in assenza o con scarse dotazioni sanitarie, grandi capacità di adattamento e lavoro in contesti ambientali difficili se non ostili e capacità di cambio di ruolo (da sanitario a combattente e viceversa) frequenti ed improvvisi.

Il personale che volesse avvicinarsi a questo percorso deve possedere dei requisiti minimi tra cui:

  • provenienza dall’area critica e preferibilmente dal soccorso extraospedaliero,
  • consolidate conoscenze teorico pratiche nel soccorso avanzato (ALS, ATLS ..),
  • estrema disponibilità al lavoro in squadra ma anche indipendenza nell’eseguire manovre di soccorso comprese quelle avanzate,
  • prestanza e resistenza fisica.

Articolo di: Nicola Bortoli e Andrea Milani

Con la collaborazione del Reggimento Lagunari “Serenissima”

PER APPROFONDIRE:

LE MEDICAZIONI AVANZATE PER IL TRATTAMENTO DELLE FERITE ACUTE E CRONICHE

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