BOLOGNA – E’ guerra fra Regione Emilia Romagna e Giancarlo Pizza. Le dichiarazioni del Presidente bolognese dell’Ordine dei Medici regionale di pochi giorni fa, che sono state ampiamente cavalcate dagli antivaccinisti, sono l’oggetto di una denuncia inviata alla Federazione Nazionale OMCEO per una “valutazione dei comportamenti” del responsabile deontologico dei camici bianchi emiliano-romagnoli. E non è una segnalazione casuale. L’assessore regionale Sergio Venturi ha spedito una corposa documentazione a Roma perché le dichiarazioni contro le vaccinazioni obbligatorie di Giancarlo Pizza sono ritenute pericolose, in viale Aldo Moro, per la tutela della salute pubblica. Pizza infatti in una recente intervista al TGR – poi ribadita sui giornali – ha espresso pesanti dubbi sulla legge che obbliga le vaccinazioni per i bimbi che devono essere iscritti al nido, bollando come “non giustificati” gli allarmi dell’OMS sulla riduzione dell’indennità di gregge in Italia, che ha già fatto alcuni morti a causa del proliferare di alcune malattie che i vaccini potrebbero prevenire (come il morbillo).

La Regione Emilia Romagna ha quindi deciso di venire allo scoperto per ottenere un cambio di posizioni e di metodo da parte dell’OMCEO, che negli ultimi mesi ha condotto una battaglia non certo limpida contro l’amministrazione guidata da Bonaccini, che da una parte vuole introdurre i vaccini obbligatori e dall’altra vuole professionalizzare il soccorso in emergenza-urgenza, facendo sì che in tutta la regione a bordo delle ambulanze siano presenti infermieri professionali preparati ad affrontare ogni situazioni tramite protocolli operativi ben precisi e approvati dai medici del 118.

Fino ad oggi l’Ordine ha sospeso nove fra medici anestesisti-rianimatori che hanno applicato le direttive regionali, accusando i professionisti del reato di “istigazione all’esercizio abusivo della professione medica”.

“Pizza sulle vaccinazioni ha le idee confuse rispetto a tutti i sindacati, le società scientifiche, gli infettivologi”, dice Venturi, che sulla segnalazione a Roma conclude tramite La Repubblica Bologna: “Andiamo d’accordo con tutti i presidenti degli ordini in regione, tranne uno. Ha sospeso nove medici. Nelle sue battaglie, Pizza se la prende con i camici bianchi e non con la Regione, come potrebbe legittimamente fare. Adesso chiediamo una valutazione dei suoi comportamenti”.