Vecchie Sirene 2016, A Cornaredo le ambulanze d'epoca battono la pioggia (Fotogallery)

Ce l’ha proprio messa tutta, il maltempo, per guastare la festa. Ma la tenacia degli organizzatori da un lato, e quella dei proprietari dei mezzi dall’altro hanno avuto la meglio, ed il raduno si è svolto comunque: sotto una pioggia battente, incessante fin dal primo mattino, è proseguito imperterrito secondo il programma stabilito sia pure con l’indesiderato accompagnamento bagnato. Soddisfatti i partecipanti, che hanno sfidato un tempo davvero inclemente per essere presenti, e la Croce Verde Nord Ovest di San Pietro all’ Olmo (Cornaredo, MI) che il 28 e 29 Maggio ha concluso, con il raduno “Vecchie Sirene 2016”, i festeggiamenti per il 40° anno di attività della Associazione.
E così, puntuali alle 8,30 del mattino di domenica 29 Maggio, sono arrivate di fronte alla sede, da Genova, la Fiat 125 e la Fiat Campagnola di Aldo Sciaccaluga. Il proprietario guidava la Campagnola, l’amico Agostino Burlando invece la 125; il Fiat 238 della Croce Bianca di Milano sezione Centro; il 238e della Misericordia di San Vincenzo, che era anche il mezzo giunto da più lontano ( quasi 800 km fra andata e ritorno, e per questo fatti con il carrello) affidato alle cure del responsabile dei mezzi Simone Niccolini; la Citroen DS del C.V.A. di Angera (VA), l’Alfa Romeo F12 dei fratelli brianzoli Pollastri, il Fiat 2300 dei Volontari S. Anna di Rapallo capitanati dall’inossidabile Alberto Grandolfi. E, a completare il quadro anni 60/70, una Giulia 1.300 TI Polizia condotta dal proprietario, l’avvocato bergamasco Filippo Tirone: la presenza della Giulia ha aiutato a ricreare il clima dell’epoca, ampliando il campo anche alle forze dell’ordine.
8 mezzi – altri, purtroppo, viste le condizioni climatiche imperversanti su buona parte del centro e nord Italia sono stati costretti a dare forfait – che, dopo una esposizione statica di un’oretta hanno iniziato una sfilata per le vie di S. Pietro all’Olmo, Bareggio, Sedriano, Settimo Milanese e di nuovo Cornaredo, attirando ovunque sguardi di curiosità ed ammirazione.
Fra le ambulanze, degna di nota in quanto ancora poco vista in giro era la Fiat Campagnola Diesel di Aldo Sciaccaluga, carrozzata da Fissore. E’ lui stesso a raccontarci la storia di questo particolare mezzo: l’ambulanza fu acquistata nuova dall’Ospedale di Potenza nel 1968 – anche se il telaio con ogni probabilità risale al 1966 – e fu utilizzata anche per le emergenze in una zona dove la presenza della neve è tutt’altro che rara. Al termine del servizio pubblico, fu ceduta alla agenzia O.F. La Guardia Michele, sempre nel potentino, che l’ha conservata in buone condizioni fino al termine del 2015 quando è arrivata nelle amorevoli ed appassionate mani dell’attuale proprietario. Il restauro ha finora toccato la sola parte meccanica, per poter circolare in sicurezza, tanto che la macchina si è fatta senza alcun problema i chilometri tra il capoluogo ligure e Cornaredo riuscendo anche a toccare, sia pure per brevissimi tratti, i 100 km/h di tachimetro! Che per un mezzo degli anni 60, per di più motorizzato con il propulsore diesel di 1.900 cc del furgone Fiat 615N1 non è proprio cosa da poco.

 Foto 01 : Nel piazzale antistante la sede della Croce Verde Nord Ovest si scaldano i motori per il giro dei dintorni; la Campagnola Fissore apre il corteo – foto Alberto Di Grazia
Foto 02: nella vista posteriore, saltano all’occhio i fari della Fiat 1100 ben inserite nel contesto, che contribuiscono anche a smorzare il contrasto tra le forme morbide della parte disegnata da Fissore e i parafanghi anteriori rimasti quelli, squadrati, d’origine- foto Alberto Di Grazia
Foto 03: sul parafango destro, una sirena a fischio ( che è in attesa di essere sostituita da una Magneti Marelli, anche se in ogni modo questo fischio non è temporalmente scorretto, in quanto risale agli ultimi anni di vita operativa del mezzo); vediamo anche i fendinebbia sui massicci paraurti anteriori, mentre le frecce stranamente sono montate sotto i parafanghi – foto Alberto di Grazia
Foto 04: piano barella completamente estratto; si nota l’incavo nel divisorio, stratagemma reso necessario per alloggiare il lettino: senza questo “scasso” lo spazio infatti sarebbe stato insufficiente, nonostante l’allungamento dello sbalzo posteriore; la leva sulla destra sgancia la barella, mentre quella sulla sinistra serve per permettere di estrarre l’intero piano barella e facilitare il carico del paziente – foto Alberto Di Grazia
Foto 05: il posto guida, con i comandi supplementari di lampeggiatore e sirena, e delle luci del vano sanitario che si intravedono nella parte alta del cruscotto; in basso si trovano invece la leva del cambio (nascosta in foto dalla corona del volante), inserimento ridotte, blocco differenziale e freno a mano – foto Alberto Di Grazia
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