Il campus Einaudi di Torino e i problemi relativi alla sicurezza. Prevenire è meglio che curare

È un gioiello architettonico, e su questo, qualsiasi amante dell’arte moderna lo confermerebbe, il problema è che però il tanto agognato campus delle facoltà di giurisprudenza e scienze politiche dell’Università di Torino non brilla per sicurezza e agibilità; le cause probabili sono dovute ad una frettolosità nei lavori che ha preso il sopravvento al momento della consegna delle chiavi in mano dell’edificio.

Gli occhi sono puntati tutti sulla splendida biblioteca Norberto Bobbio: 16 km di scaffali e circa 620.000 volumi. Le polemiche sono state tutte connesse alla troppa superficialità in cui si è creduto di poter finire in fretta e furia una così maestosa opera architettonica e dunque a tutte le concause che si sono create successivamente in merito alla negligenza di alcuni lavori eseguiti dalle ditte appaltanti.

Le polemiche che riguardano il campus Einaudi poi sono state stemperate dal vice-direttore con delega edilizia del capoluogo piemontese Salvatore Coluccia che ha risposto puntualmente ad alcuni attacchi soprattutto sui problemi legati alla sicurezza,

Tutte le segnalazioni sono preziose e non possono che migliorare una struttura che resta il nostro fiore all’occhiello

Del resto l’elenco dei disagi confermato dal rappresentante sindacale dei dipendenti dell’università di Torino Stefano Venniccelli era stato anche fin troppo esauriente

Si va dalle porte a vetri che all’inizio non erano ben segnalate, due delle quali si sono già rotte e in un caso sono cadute addosso a una collega delle cooperative, fino alle vie di fuga ancora ostruite a causa dei lavori tuttora in corso. In generale la struttura non è pronta: mancano ad esempio gli armadietti in cui gli studenti che frequentano la biblioteca possono depositare le proprie cose

Sembra opportuno dover riflettere su una tematica davvero incisiva e importante quando si parla di prevenzione negli incidenti all’interno degli edifici pubblici. Quello di considerare frettolosamente un’opera compiuta senza aver adottato tutti i dispositivi di sicurezza necessari per l’apertura al pubblico e per un corretto svolgimento delle mansioni per le quali la struttura è stata costruita è un gravissimo errore, errore che può essere evitato con maggiore accuratezza e diligenza da parte dei privati e delle istituzioni competenti.

 

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