Massaggio RCP automatico, a Brescia parte il progetto "Codice Viola"

Con 3 massaggiatori automatici in azione sul suo territorio, Brescia diventa – con Pavia e Roma – un centro sperimentale del Codice Viola. Sarà possibile continuare il massaggio cardiaco anche durante il trasporto verso il Pronto Soccorso.

Il Codice Viola è un protocollo operativo per interventi rapidi su persone in arresto cardio circolatorio. Con questo progetto in caso di paziente in ACC sarà attivata l’unità coronarica del Pronto Soccorso e un team multidisciplinare in grado di agire con tempestività e immediatezza su un paziente sottoposto alle manovre rianimatorie.

Per permettere ai team di soccorso di effettuare in maniera continuativa una manovra di rianimazione ininterrotta ed efficace (durante il trasporto infatti non è possibile effettuare il massaggio cardiaco) è stato donato uno ZOLL Autopulse alla Croce Bianca di Brescia, terza entità (dopo automedica 118 ed elicottero della SOREU Alpi, equipaggiati con massaggiatori Lucas) ad essere equipaggiata con questo dispositivo che garantisce un massaggio continuo e preciso sul paziente colpito da arresto (leggi il report del dott. Fulvio Kette presentato al convegno IRC 2015).
L’obiettivo di questo progetto è di far arrivare in Pronto Soccorso Pazienti che hanno ricevuto un massaggio cardiaco continuo, anche sull’ambulanza – ha spiegato durante la presentazione del dispositivo la dottoressa Paola Bera, medico della SOREU 118 delle Alpi -. “Con questo progetto arriveranno in Pronto Soccorso pazienti con perfusione garantita sia cerebrale che cardiaca e potranno essere candidati per interventi salvavita (il codice viola ndr). Pazienti che in caso di arresto irreversibile potrebbero essere candidati alla donazione degli organi”.

Carlo Braga, presidente della Croce Bianca di Brescia, spiega che il progetto dei codici viola “parte solo se ci si crede. I massaggiatori automatici sono 3 a Brescia, uno in eliambulanza 1 in automedica e 1 su un mezzo della Croce Bianca, l’unico ad essere gestito in Lombardia da una ONLUS di volontariato”. E questo potrebbe non essere l’unico caso di massaggiatore automatico in dotazione alle ONLUS. Se il progetto partirà infatti anche altre zone della Lombardia potrebbero essere equipaggiate con strumenti simili. Mezzi che non sostituiscono l’intervento dell’uomo, ma che lo affiancano in situazioni in cui il massaggio cardiaco da parte di un operatore è impossibile. Per esempio quando il paziente in arresto è sulla barella e sta subendo il trasporto dal luogo del fatto all’ospedale.

L’Autopulse ZOLL è stato presentato a Brescia nei giorni scorsi, con una dimostrazione patrica, durante l’assemblea dei soci della Croce Bianca, che ha approvato il bilancio consuntivo del 2015. Il nuovo dispositivo è stato acquistato con la donazione del Rotary Castello.

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