Come si comporta il soccorritore sulla scena del crimine?

Capita sovente che, a seguito di una chiamata d’emergenza, i sanitari si trovino dinanzi ad una “scena criminis” e non sappiano come comportarsi correttamente al fine di preservare quelle fonti di prova che saranno molto utili, se non indispensabili agli inquirenti per la ricostruzione del fatto criminoso.

 

Occorre innanzi tutto fornire la definizione di Scena Criminis: si tratta di un luogo nel quale è avvenuto un fatto considerato criminoso dal nostro Codice Penale ed in cui sono presenti tracce biologiche – ancorché latenti- ed indizi legati al reato.

Soccorritore sulla scena del crimine:

E’ ovvio che non si possa pretendere da un sanitario o semplice volontario che capisca se il luogo in cui si trova sia un potenziale luogo del reato.

Tuttavia, anche una semplice occhiata della scena può rivelare espliciti indicatori di “scena del crimine”.

Alcuni semplici esempi:

Ad esempio possono essere indicatori l’eccessivo disordine (sintomatico di lite, colluttazione o intrusione), la presenza di armi od oggetti di uso non comune; il rinvenimento sul paziente di lesioni non auto inflitte, oppure i segni di una possibile violenza sessuale.

Inoltre, nel caso di persona deceduta, la posizione del ritrovamento non compatibile con l’apparente causa di morte.

Qualora la squadra che intervenisse in loco si trovasse di fronte ad una di tali situazioni dovrebbe preservare quanto più possibile la scena del crimine in attesa dell’intervento delle forze dell’ordine, tuttavia, senza venir meno al compito fondamentale di attivarsi per salvaguardare le funzioni vitali del paziente.

Naturalmente, il comportamento da adottare nei confronti del paziente da assistere varia a seconda delle sue condizioni cliniche:

Soccorritore e paziente ancora in vita:

  1. Indossare mascherine, cuffie, copri scarpe, guanti per evitare di contaminare i luoghi;
  2. Non fumare, mangiare o bere, né usare i servizi;
  3. Possibilmente non devono toccare gli interruttori della luce a mani nude;
  4. Dovrebbero comunicare lo spostamento di cose o mobilio all’autorità;
  5. Non toccare armi o munizioni;
  6. Dovrebbero posizionare il paziente per le eventuali manovre rianimatorie tagliando gli indumenti ed aggirando eventuali lacerazioni dovute alla colluttazioni o all’uso di armi;
  7. Sarebbe auspicabile conservare eventuali indumenti rimossi in buste di carta;
  8. In presenza di corde, catene o altro non sciogliere i nodi ma tagliare al di sopra o al di sotto del nodo stesso;
  9. Sarebbe preferibile non lavare o pulire il paziente dal sangue o da altro materiale organico prima che questo sia stato repertato;
  10. Evitare per quanto possibile accessi venosi sul dorso delle mani;
  11. Non lasciare in giro rifiuti sanitari;

Una volta stabilizzate le condizioni cliniche procedere ad un rapido trasporto presso il vicino ospedale.

Soccorritore e paziente deceduto:

  1. In caso di decesso del paziente attenersi sempre alle precauzioni elencate in precedenza: confermare il decesso senza, se possibile, spostare il cadavere;
  2. Non effettuare ispezione cadaverica che spetta solo al medico legale;
  3. Non fare avvicinare nessuno fino all’arrivo delle forze dell’ordine;
  4. Cambiarsi i guanti eventualmente sporchi di sangue per evitare contaminazione.

In ogni caso gli operatori dovrebbero attenersi alle norme di comune buon senso, di auto-protezione e dovrebbero sempre rispettare le disposizioni impartite dal medico.

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