Prevenire è meglio che pagare: le aziende che adottano il defibrillatore ottengono lo "sconto prevenzione". Di cosa si tratta?

Un ambiente di lavoro a misura d’uomo non si calcola solo sulle dimensioni, gli arredi o dalla simpatia dei colleghi. Un luogo di lavoro adeguato deve avere anche dei requisiti tecnici specifici, che hanno a che vedere con la prevenzione degli infortuni e il primo soccorso in caso di incidenti. I defibrillatori sono uno di questi parametri, decisi dall’INAIL: Andiamo a capire perché.

Standard_Surface_Wall_Cabinet_AED

MILANO – Più un luogo di lavoro è adeguato, meno l’impresa deve pagare di premio assicurativo sullo stabile. L’equazione tanto semplice quanto efficace ma ha diversi fattori che incidono sulle tasche dell’imprenditore, e sono tutti fattori determinati con l’aiuto dell’INAIL, l’istituto nazionale  per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro.

La formazione salvavita e la prevenzione degli attacchi cardiaci sono due parametri che hanno fatto il loro ingresso nei modelli nazionali per ottenere gli sconti sul premio assicurativo. Un segnale straordinario per diffondere buone pratiche fra le aziende, in un periodo in cui altre realtà (come quella sportiva) faticano ad ascoltare gli appelli di medici, ricercatori e comunità scientifica: la conoscenza delle manovre RCP e i defibrillatori possono salvare la vita a migliaia di persone ogni anno. Per questo il dipartimento di medicina del lavoro dell’Inail ha deciso di sostenere con convinzione chi sceglie di cardioproteggere i propri dipendenti con strumenti e conoscenze.

PREMIO ASSICURATIVO, COME SI CALCOLA LO SCONTO PREVENZIONE?

L’INAIL ha messo a disposizione di ogni azienda un modello, che si chiama OT24, che permette alle imprese di avere uno sconto sul tasso di prevenzione. In gergo tecnico questo sconto si chiama “oscillazione per prevenzione” (OT/24) e lo ottengono le aziende, operative da almeno un biennio, che eseguono interventi per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene nei luoghi di lavoro, in aggiunta a quelli minimi previsti dalla normativa in materia, ovvero la legge 81/2008. Lo sconto si ottiene con un punteggio di 100 sulla scala delle assegnazioni decisa da INAIL. Defibrillatore e formazioni incidono – da soli – per 40 punti. Un ottimo punto di partenza per chi vuole risparmiare.

RICORDATE CHE DAL 2017 LA DOMANDA INAIL SI PUO’ PRESENTARE SOLO PER VIA TELEMATICA!

AED3_EV_ShockSe un’azienda ha 10 lavoratori può ottenere una riduzione del premio assicurativo del 28% sul premio assicurativo. La riduzione del tasso è riconosciuta in misura fissa, in relazione al numero dei lavoratori-anno. Si parte appunto dal 28% di sconto per le aziende piccole, il 18% di sconto per le aziende fino a 50 dipendenti, il 10% di sconto per le aziende fino a 200 dipendenti e il 5% per le aziende con più di 200 dipendenti. Ma dato che questi premi sono consistenti (e dato che oggi i defibrillatori acquistati possono anche ricevere una detrazione fra i cespiti del 140%) e vanno anche in base al numero di dipendenti assunti, le oscillazioni possono diventare un grande beneficio per il bilancio aziendale, non solo per la salute e la tranquillità dei dipendenti.

COME OTTENERE LO SCONTO INAIL? COMPILA IL MODULO OT24!

Per ottenere la riduzione del tasso di premio Inail è sufficiente presentare esclusivamente in modalità telematica, attraverso la sezione servizi online del sito Inail, un’autocertificazione che attesti che l’azienda non rientra tra quelle per cui l’adozione del defibrillatore è obbligatoria per legge. L’impresa, inoltre, deve essere in possesso della ricevuta di acquisto dei DAE, dell’elenco dei partecipanti al corso Blsd riferito all’anno solare precedente quello di presentazione della domanda, con la copia degli attestati rilasciati, e della documentazione che attesta l’aggiornamento annuale del personale formato e la procedura di controllo dell’efficienza e delle tecniche di intervento per l’uso del defibrillatore.

DIFFONDERE LE BUONE PRATICHE CONVIENE E SALVA VITE

“È un ottimo segnale di interessamento e di sostegno alle attività di diffusione di buone pratiche sulla rianimazione cardiopolmonare e sulla defibrillazione precoce nei luoghi di lavoro, che da anni sosteniamo con convinzione attraverso azioni mirate di sensibilizzazione rivolte ai datori di lavoro e alle figure addette alla sicurezza”, commenta Bruno Papaleo, del dipartimento di Medicina del lavoro dell’Inail, che coordina un gruppo di ricerca sulla diffusione della cultura del primo soccorso. Per promuovere la cultura dell’emergenza e del primo soccorso nei luoghi di lavoro, anche attraverso la produzione di materiale informativo, divulgativo e tecnico, il dipartimento di Medicina del lavoro dell’Inail ha stretto già nel 2014 un accordo di collaborazione con Irc Comunità, associazione che si occupa di diffondere le manovre di rianimazione cardiopolmonare nella popolazione. I temi oggetto dell’accordo includono, in particolare, la promozione della formazione sia delle figure sanitarie coinvolte nell’organizzazione dell’emergenza nei luoghi di lavoro, sia delle figure non sanitarie che devono gestirla, e la raccolta di buone prassi realizzate in ambito nazionale e internazionale. “Questi temi – precisa Papaleo – godono di un’attenzione particolare anche a livello internazionale. A seguito di una tavola rotonda che si è tenuta nel 2012 a Cancun, durante il 30esimo congresso dell’International commission on occupational health (Icoh), è stata infatti creata una commissione scientifica con l’obiettivo di costruire un network di professionisti del settore interessati allo sviluppo della ricerca, delle metodologie didattiche e delle pratiche relative all’emergenza nei luoghi di lavoro”.

Fonti: INAIL, TUS, CONFARTIGIANATO

Potrebbe piacerti anche