Prevenzione terremoti: dallo Stato 195,6 milioni di euro alle Regioni

Il decreto del Capo del Dipartimento della Protezione Civile del 15 aprile 2013 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 160 del 10 luglio 2013. Tale decreto ripartisce tra le Regioni i finanziamenti per gli interventi di prevenzione del rischio sismico previsti dall’art.11 della legge n. 77 del 24 giugno 2009, per l’anno 2012.

Il Piano nazionale per la prevenzione del rischio sismico, avviato dopo i fatti del terribile terremoto di L’Aquila del 6 aprile 2009, prevede l’importante stanziamento di 965 milioni di euro in 7 anni, al fine di realizzare interventi mirati alla riduzione del rischio sismico su tutta la penisola italiana. Si contano quindi ben 195,6 milioni di euro in fondi per il 2012, ripartiti sulla base dell’indice medio di rischio sismico, con un occhio di riguardo verso i territori a maggiore rischio. Da notare che solo i comuni con un’accelerazione massima al suole “ag” pari o superiore a 0.125g potranno usufruire dei contributi.

Grazie al successivo decreto del Capo Dipartimento verranno ripartiti i fondi per altri interventi urgenti e indifferibili per la riduzione del rischio simico. Sarà compito delle Regioni italiane stabilire la somma esatta da destinare ai contributi per gli interventi sugli edifici privati, da un minimo del 20% fino a un massimo del 40% del finanziamento ad esse assegnato e comunicare al Dipartimento della Protezione Civile entro 45 giorni dalla data di pubblicazione di questo decreto in Gazzetta Ufficiale.

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