Privatizzazione Croce Rossa, nella confusione si cerca di mantenere la strada

La Croce Rossa Italiana continua il suo percorso iniziato il 22 giugno 2013 con l’approvazione del nuovo Statuto dell’Associazione di promozione sociale. Il passaggio ad ente privato con personalità giuridica propria però è sotto il fuoco delle critiche dei sindacati, che da tempo si sono impuntati sul nodo legale degli effetti della privatizzazione. Nei giorni scorsi a Roma, al ministero della Salute, si sono incontrati infatti sia il presidente della CRI che i rappresentati dei lavoratori, e alla fine dell’incontro non c’è stata una visione unanime del problema.

Secondo i sindacati bisogna rinviare la trasformazione dei comitati locali e provinciali in enti privati al 2015, come è stato scritto nell’ultima modifica della legge 178 del 2012. “Ci vuole un decreto per regolamentare i rapporti con i comitati privatizzati” scrivono i sindacati, che vorrebbero una sospensione degli atti in corso. Ma la Croce Rossa non è dello stesso parere, anzi.
“La CRI – scrive in una nota proprio Francesco Rocca, presidente Nazionale della Croce Rossa – auspica che vi sia un abbassamento dei livelli di conflitto con tutte le organizzazioni sindacali e che si possa riprendere un percorso sereno volto a migliorare alcuni aspetti del processo di riforma, ma nessun cedimento sulla privatizzazione dei Comitati locali e provinciali, elemento di prossimità verso i bisogni delle comunità vulnerabili e che finalmente grazie a questa privatizzazione possono operare sui loro territori con sempre più dinamismo, efficienza e professionalità, sempre attenti ai bisogni di chi soffre”. Non c’è secondo la Croce Rossa “Nessuna sconfessione da parte del Ministero della Salute, ma solo un chiarimento conclusosi con la nota successiva del Ministero in cui viene ribadita la piena legittimità dell’operato di Croce Rossa posto in essere fino ad oggi in ordine all’applicazione del nuovo contratto collettivo. La Croce Rossa Italiana continuerà a rispettare la legge come ha sempre fatto e a salvaguardare i livelli occupazionali. La nota del Ministero ribadisce come legittima attribuzione dei Presidenti dei Comitati privatizzati l’individuazione della data di decorrenza del contratto Anpas”.

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