A Sens, Borgogna, l'aiuto ai senza fissa dimora fa rete per affrontare l'inverno

Senza dimora ma non senza aiuto. La Croce Rossa francese, in collaborazione con le associazioni religiose, cattoliche e protestanti, si prodiga per alleviare le difficili condizioni di vita dei tanti senzatetto che popolano nel città transalpine. Un fenomeno reso ancora più acuto dalla crisi economica in atto e dall’immigrazione, con situazioni di disperazione esistenziale aggravata dalle rigide temperature invernali. Dalla città di Sens, in Borgogna, un reportage mette a fuoco l’impegno quotidiano delle istituzioni e del volontariato locale, alle prese con decine di casi di homeless. Uomini per la maggior parte, di un’età compresa tra i quaranta e i sessanta anni, immigrati, alcuni molto giovani. Addirittura famiglie con bambini, che sopravvivono in prossimità della stazione ferroviaria o lungo il fiume.

Gli equipaggi della Croce Rossa li avvicinano due volte la settimana: i volontari offrono zuppa calda, caffè, un sacchetto di generi alimentari, vestiti caldi, coperte di sopravvivenza. Il furgone di soccorso segue un percorso fisso, ma gli operatori raggiungono persone che trascorrono le notti all’addiaccio allertati anche dai numero di emergenza 115.

“Noi offriamo non solo un pasto -dichiara una volontaria- ma anche guardaroba e soprattutto sostegno sociale. Uno psicologo ci segue e viene incontra queste persone in grande difficoltà”. Tutto il sistema di aiuto ai senza fissa dimora è riunito in un network denominato CCAS (Centro Comunale di azione sociale), che nella sua sede svolge anche la funzione di accoglienza. Ogni giorno della settimana dalle 9:30 alle 23:00 serve tè, caffè , e permette ai senzatetto di fare una doccia, di lavare e asciugare i vestiti. 

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