Emergenza ambulanze: un'estate senza medici a bordo nel Salento?

LECCE – Siamo alle solite, verrebbe da dire. Ieri pomeriggio si è ripetuto il solito “fuggi fuggi” dei medici del 118 e le ambulanze sono rimaste senza la presenza di questa figura che certo non è secondaria, per il pronto intervento. Una situazione che si ripete, puntualmente, nei weekend e nei festivi, con particolare “riguardo” nel periodo estivo quando, invece, cresce la richiesta di interventi per il 118. Ieri pomeriggio erano 9 su 17, le ambulanze che hanno viaggiato senza medico a bordo. Situazione che è migliorata nel turno notturno con una sola ambulanza che non aveva il medico a bordo, ma in questo caso anche una sola postazione carente può essere un problema. I medici del 118, dal canto loro, puntano il dito sulla carenza d’organico che si aggrava, proprio in estate, quando il personale si riduce ancora di più a causa delle ferie.

«Spiace che accada, e certo non vorremmo commentare queste notizie – afferma Salvatore De Ventura, dello Snami -, ma si tratta della “naturale” conseguenza di una situazione che non viene affrontata nei tempi giusti. La norma prevede che il piano per l’estate sia affrontato con un anno di anticipo, e non solo. Non abbiamo l’Albo dei medici reperibili e quindi la Asl non può attingere, in tempi rapidi, a personale che possa rafforzare lo staff».

Alla carenza di organico la Asl aveva cercato di rispondere reclutando medici, per i Pronto soccorso, attraverso una cooperativa esterna, di Parma prima di Bologna poi, per la precisione. Una circostanza che è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e spinto i medici del 118 – che oltre a prestare servizio sulle ambulanze sono impegnati nei turni di pronto soccorso – a dichiarare lo stato di agitazione prima e lo sciopero poi. Il tutto si è risolto quando il direttore sanitario ha autorizzato i direttori delle unità di pronto intervento a utilizzare, per la turnistica, sia i medici arrivati con la cooperativa che i medici del 118.

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