Pranav Sabhaney ci racconta la sua esperienza al pronto soccorso in India, dove sono le mucche le autentiche protagoniste del suo racconto...

Una storia che potrebbe sembrare assurda per chi non è abituato a guidare in India, un paese magico ed estremamente legato ad alcune antiche tradizioni. L’episodio che il nostro amico Pranav ci racconta è una storia che ha dell’incredibile per tutti coloro che non vivono in India. Sappiamo che alcuni animali sono sacri da quelle parti e che transitano regolarmente per le strade di città immense e terribilmente trafficate, come se fossero normali automezzi…

Raccontaci la tua storia

4 anni fa mi è capitato di avere un incidente piuttosto grave in macchina a Bangalore, che è la città in cui vivo. Un brutto incidente che mi ha causato diverse fratture al viso e alla schiena, il classico caso di codice rosso. Mi ha soccorso un’ambulanza del sistema sanitario privato, per portarmi d’urgenza presso il St Jhon’s Hospital di Bangalore. Mentre l’ambulanza andava a tutta velocità verso il pronto soccorso, ad un tratto il mezzo dei soccorritori ha dovuto arrestare la proria corsa: circa 15/20 mucche in libertà stavano bloccando la carreggiata. Le mucche in quel momento erano senza padrone e si erano appartate a brucare l’erba del divisore di questa grossa arteria nel cuore di Bangalore. Un’attesa lunga 20 minuti dove solo la prontezza di una medicazione preventiva effettuata sull’ambulanza da parte dei paramedici mi ha permesso con 30 minuti di ritardo di arrivare all’ospedale con ancora la speranza di poter sopravvivere senza lesioni permamenti dopo l’operazione chirurgica.

Com’era equipaggiata l’ambulanza che ti ha soccorso?

Per fortuna il sistema “privato” dedito al pronto soccorso in India dispone di ottime attrezzature, le ambulanze che forniscono il servizio di emergenza presso il St Jhon’s Hospital di Bangalore sono davvero ben equipaggiate e il personale, almeno nel mio caso si è dimostrato molto competente. A bordo dell’ambulanza c’erano 3 soccorritori-paramedici, che nel caso di cliniche private universitare come il St Jhon’s Hospital sono spesso tirocinanti dell’università di medicina, inoltre quel giorno vi erano pure due autisti che non si sono fatti prendere dal panico dall’imprevisto delle mucche; con un certo sangue freddo posso dire che tutti inisieme hanno fatto un ottimo lavoro, hanno provveduto a medicarmi quel tanto che è bastato poi per poter affrontare l’operazione chirurgica nel migliore dei modi.

Funziona in maniera efficiente il sistema dedito al primo soccorso in India?

Le strutture  pubbliche sono pessime, sia quelle ospedaliere sia quelle connesse al servizio di primo soccorso. Il sistema pubblico è soffocato da mille incertezze, domina la confusione e le ambulanze sono poco equipaggiate; nel privato la situazione è totalmente diversa, il punto è che è proprio il traffico impossibile ad essere il maggior nemico del sistema emergency nel mio paese, al di là che il servizio sia pubblico o privato. Un altro problema infatti, che assilla anche le strutture private è comunque una certa diffidenza nelle operazioni più banali legate al soccorso. Nel senso in ospedale, appena arrivato, in codice rosso, mi ricordo di mille esitazioni da parte dei medici nell’operarmi d’urgenza. Esitazioni che erano connesse a cavilli burocratici. In India prima che il chirurgo possa mettere le mani su un paziente ricoverato a causa di un incidente stradale, ci vuole un’autorizzazione da parte della polizia stradale preposta al controllo della zona in cui è avvenuto l’incidente. Io ricordo davvero attimi di tensione, in cui tutti gli operatori del pronto soccorso erano più intenti a ricevere questo tipo di “via libera” da parte della polizia che ad aver cura della mia situazione clnica.

Qual è la cosa che maggiormente ostacola il servizio ambulanze in India? La burocrazia? Alcune circostanze ambientali?

Come ho già detto la burocrazia in India è qualcosa di impossibile, il sistema sanitario è tremendamente sepolto in un’arretratezza nello snellire le procedure che è davvero impressionante, in tutte le situazioni intralci di ogni genere sono presenti dappertutto. Ripeto, a mio avviso è comunque il traffico il più grande dei problemi.

Quali sono le città in India che maggiormente patiscono questo genere di problemi?

Le città grandi sono trafficatissime, se poi si pensa che circolano liberamente animali per le strade… vi potete immaginare… 

Cosa si potrebbe fare secondo te per poter migliorare la situazione?

Io, credo che si potrebbero al giorno d’oggi creare alcuni strumenti multimediali, mappature delle città molto tecnologiche con tanto di gps, installate all’interno delle ambulanze, in grado di individuare dov’e esattamente il ferito e dare più opportunità all’autista di raggiungere il luogo attraverso nuove soluzioni; anche le meglio equipaggiate sono comunque molto carenti di dispositivi di alta tecnologia, quindi forse questa potrebbe essere una “nuova strada da percorrere”.

Grazie mille Pranav!

Potrebbe piacerti anche