Riga, il salvataggio dei pescatori alla deriva nel racconto del soccorritore Igors ÄŒavkins

Quando sui giornali si è letto dei pescatori alla deriva al largo di Riga non sembrava vero: le prime notizie dalla CNN parlavano addirittura di 500 persone su due lastre di ghiaccio staccate dalla baia e in balia del vento e del mare.

Come confermano i dati ufficiali e la testimonianza diretta di un soccorritore impegnato nell’operazione, Igors ÄŒavkins, i pescatori alla deriva sono stati oltre 200, comunque moltissimi.

La pesca su ghiaccio è molto diffusa nei paesi come Lettonia, Russia, Finlandia, Canada, ovunque le distese di ghiaccio e la temperatura lo permettano. Non mancano anche gli incidenti e la raccomandazione da parte delle autorità di evitare affollamenti soprattutto quando le temperature tendono perciolosamente ad alzarsi. Ma i pescatori non demordono…

Dei dettagli di questo imponente soccorso, straordinario per la situazione e il  numero di persone coinvolte, Emergency Live ha già dato conto in esclusiva per i propri lettori.

Ecco l’intervento raccontato da Igors, un soccorritore che ha contribuito in prima persona al salvataggio dei pescatori:

“Le cose sono andate così: il 20 marzo distanza di un paio di  minuti abbiamo ricevuto due richieste per il distacco di un pezzo di ghiaccio al largo del Golfo di Riga. Il primo intervento a Riga è stato alle 12,35 a Vakarbulli, il secondo, alle 12.37 a Jurmala, nei pressi di Majori.

In linea con le prime informazioni, veniamo a sapere che su un pezzo di ghiaccio sono alla deriva ben 500 persone! Posso raccontare più particolari del soccorso a Vakarbulli perché io mi sono occupato di quella zona. 

La prima unità di soccorso è arrivata alle 12.51. Dato che i pescatori erano circa a un km di distanza dalla costa, non è stato subito possibile determinare l’esatto numero delle persone. La sensazione però è che su quella lastra di ghiaccio fossero proprio in tanti! Mi stavo avvicinando. Sono stato informato del gran numero di pescatori dalla radio  del Centro Marittimo di Coordinamento di Ricerca e Soccorso (MRCC).

Sono arrivato sul posto alle 13.09. Nel frattempo dal Centro ricevo l’informazione che possono inviare due rimorchiatori e che sulla base militare di Lielvarde stanno allestendo due elicotteri. Appena disponibili abbiamo iniziato i soccorsi con i gommoni per mettere in salvo i pescatori più vicino a noi.

È stato molto complicato portare il gommone in mare aperto dove per circa 1 km il ghiaccio è dissestato. A questo si aggiunge che c’era un vento fortissimo dovuto al distacco del ghiaccio dalla baia che ha creato un corridoio di aria gelida. Dato che i gommoni non sono molto grandi a bordo non si sono potuti caricare più di due pescatori alla volta.

Parallelamente al nostro servizio di soccorso, si stava svolgendo un’altra operazione, quella dove c’era la maggior concentrazione di pescatori. Qui il rimorchiatore ha cominciato a caricare i pescatori a bordo. Erano ormai le 14.15 

In totale il nostro gommone ha messo in salvo 10 persone. Alla fine dell’operazione di salvataggio, il ghiaccio è stato spinto così lontano che per andare da una parte all’altra la distanza è diventata di 5km, mezz’ora di tempo per percorrerla. Il rimorchiatore è riuscito a caricare  170 pescatori. A me risulta che a Majori il gommone abbia salvato altre 26 persone e 17 invece sono state caricate sull’elicottero. Un’esperienza incredibile e un soccorso piuttosto complicato, ma tutto è andato bene”.

 

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