Circoncisione: in cosa consiste, questa pratica chirurgica?

Circoncisione, definizione

La circoncisione è l’asportazione del frenulo tramite operazione chirurgica con ablazione parziale o totale del prepuzio, con conseguente sutura. Per mezzo di quest’operazione il glande resta perennemente libero dal prepuzio. Generalmente si pratica la circoncisione in caso di fimosi o di particolari ragioni religiose, come per gli ebrei. Quest’operazione può essere praticata sia in anestesia locale sia in anestesia generale e non presenta grosse difficoltà, soprattutto nei bambini e negli adolescenti.

Cenni storici

La circoncisione è un’antica pratica chirurgica, addirittura sono state trovate tracce di operazioni di circoncisione in alcune incisioni risalenti ad oltre 5000 anni fa, precisamente in Egitto. In molte popolazioni la circoncisione ha poi assunto un connotato altamente religioso, mentre in altre viene effettuata per motivi prettamente legati all’igiene.

Quando procedere clinicamente

In ogni caso, gli altri motivi che portano alla circoncisione: sono la fimosi (impossibilità di scoprire il glande), la parafimosi (glande che si scopre, ma si forma un anello sottoglandulare a tipo clessidra) e la cura dell’eiaculazione precoce dovuta ad ipersensibilità del glande. Ultimamente è cresciuto il numero di uomini che si sono sottoposti alla circoncisioni anche solo esclusivamente per motivi estetico-igienici e non a caso anche per prevenire le malattie sessualmente trasmesse. La rimozione del prepuzio è esattamente ciò che consiste la fimosi, quindi della pelle che ricopre il glande e può essere effettuata con il bisturi o con un laser chirurgico.

Tecnicamente consiste nella rimozione chirurgica del prepuzio, cioè della pelle che ricopre il glande. Può essere eseguita con il bisturi o, più recentemente, con il laser chirurgico.

 

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