Revista BBC Science Focus, el profesor de Oxford: el coronavirus podría no ser la OTAN en China
Coronavirus, è realmente nato en Cina? Il dubbio viene posto da una voce autorevole, il dottor Tom Jefferson, del Center for Evidence-Based Medicine (CEBM) dell'Università di Oxford, e viene ripreso da una testata scientifica altrettanto autorevole, la BBC Science Focus Magazine.
CORONAVIRUS, PROFESSORE DE LA ONU DI OXFORD TOGLIE ALCUNE CERTEZZE E SPINGE A RIFLETTERE
Secondo lo scienziato, una reciente serie di scoperte ha evidenziato la presenza del virus nel mondo prima che lo stesso emergesse in Cina.
COVID-19 nella realtà sarebbe stato già ampiamente diffuso in vari angoli del pianeta: in Cina avrebbe semplicemente trovato le condizioni favorevoli per palesarsi.
Il dottor Tom Jefferson, si legge in un interessante articolo di BBC Science Focus Magazine, ha rilevato come “tracce di COVID-19 siano state trovate in campioni di liquami provenienti da Spagna, Italia e Brasile, che precedono la sua scoperta in Cina.
Uno studio, che non è stato sottoposto a peer review, afferma di aver trovato la presenza di genomi SARS-CoV-2 in un campione di acque reflue di Barcelona dal 12 de marzo de 2019 ”.
CORONAVIRUS, EL PROFESOR DE OXFORD TOM JEFFERSON EN THE DAILY TELEGRAPH
Uscendo dalle pagine del magazine della BBC e passando a quelle del Daily Telegraph, lo stesso dottor Jefferson ha dichiarato, in questo supportato dal Professor Carl Heneghan, che owner il servizio fognario oi bagni condivisi potrebbero essere potenzialmente vie di trasmissione.
“Esistono molte prove - ha dichiarato - di enorme quantità di virus nelle acque reflue di tutto il luogo e una quantità crescente di prove vi è una trasmissione fecale. Questi focolai devono essere investigati correttamente ”.
En realtà, i nostri lettori lo ricorderanno, il professore di Oxford non è l'unico ad aver trovato le acque di scolo interessanti sul piano epidemiologico.
L'Istituto Superiore di Sanità, l'articolo correlato nei link in basso, ha analizzato gli scarichi fognari di grandi città come Milano e Torino, rilevando come in quelle di dicembre, quindi ben 4 mesi prima lo scoppio della pandemia da covid-19, si trovassero tracce del virus.
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