Gaza, ecco il social centre della Croce Rossa: formarsi per essere utili a una comunità in difficoltà

A Khan Younis un campus polivalente per la formazione y per le attività dedicate alla comunità locale

Debido a la tensión del espacio abierto por una capienza fino a 200 personas, un parco giochi per bambini e alcuni locali semipermanenti che saranno dedicati alla formazione e ai campi estivi. S'inaugura oggi a Khan Younis, a Gaza, il campus polivalente della Mezzaluna Rossa Palestinese (PRCS), realizzato en colaboración con la Croce Rossa Italiana, Danese e la Mezzaluna Rossa del Qatar. Si tratta di un'opera che sostituisce la vecchia struttura dove, dal 2005, vengono portati avanti progetti di supporto psico-sociale alla comunità locale e dove vengono garantiti da più di 10 anni laboratori con personale specializzato, attività ludico-ricreative per i bambini e attività di formazione e training per i volontari.

La estructura, pensada propiamente como espacio polivalente para la RPCS y para la comunidad local, nace en la playa de Qarara, a pocos kilómetros del campo para los refugios de Khan Younis, la paloma se levantó como el mayor número de niños, già supportati dalla Mezzaluna Rossa Palestina, che ora. potranno godere di spazi más confortevoli e adeguati alle loro necessità.

L'attività di supporto psicosociale, infatti, nasce nel 2005 grazie alla volontà della Croce Rossa Italiana, con il suo delegato internazionale Gian Marco Onorato (cui è stato intitolato il parco giochi del campus), di creare il Dipartimento per le Attività psicosociali (Cisjordania) ea Gaza en risposta alla situazione di conflitto permanente.

NELLE FOTO: IL CAMPO UNRWA DI GAZA NEL 2009

Ogni anno vengono seguiti circa 18.000 bambini. La CRI continua a portare avanti queste attività, il cui scopo principale è appunto quello di migliorare il benessere psicosociale della popolazione, riducendo i costi della diagnostica e delle terapie nell'assistenza sanitaria, miglio le condizioni di salutei di donne e bambini complementari. A Gaza beneficiano di queste attività circa 30mila persone tra bambini e adulti, nella West Bank almeno 32mila.
In tutti i Territori Palestinesi Occupati la situazione umanitaria rimane preoccupante. En Cisgiordania restano precari l'accesso ai servizi sanitari, l'educazione, e la redistribuzione di energia e di acqua. A Gaza i bisogni umanitari sono ancora più gravi a causa della guerra del 2014 e delle restrizioni dovute all'embargo. “A Gaza è tutto estremamente difficile. Questo è un progetto che è OTAN nelle idee 8 anni fa. Finalmente ce l'abbiamo fatta”, ha dichiarato l'ex delegato internazionale della CRI Gian Marco Onorato, presenta all'inaugurazione. “Ci sono bambini qui che da quando sono nati hanno conosciuto solo guerra, segregazione e bombardamenti. Con i nostri programmi – ha concluso Onorato – e ora con questo bellissimo campus promueve la cultura della non violenza e della pace, dando una risposta concreta ai loro bisogni”.

 

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