Marina Militare: una Gru bianca (​​​Grulla Blanca) per portare solidarietà, aiuti e cooperazione ad Haiti

Marina Militare y la solidarietà ad Haiti: era il 12 gennaio del 2010, 12 anni fa, quando un tragico terremoto di magnitud 7.0 sconvolse la piccola comunità dell'isola di Haiti

La comunità internazionale si organizzò rapidamente e l'Italia fece la sua parte istituendo una missione umanitaria interforze con il nome di “White Crane” che vide sotto il command della Marina Militare, la partenza della portaerei Cavour da La Spezia alla volta dell'isola

L'indomani mattina tutto il mondo apprese del terrible desastre.

Migliaia di persone – 200 mila fu il bilancio finale – avevano perso la vita in uno degli eventi sismici più devastanti della storia che spazzò via città e villaggi, strade y vie di comunicazione, facendo affiorare solo fango, macerie e desolazione.

La Marina Militare en aiuto ad Haití

La portaerei Cavour salpò esattamente 6 giorni dopo il terrible evento a prova della volontà italiana di aiutare la popolazione locale già segnata da un'atavica povertà, che si ritrovò dopo quella tremenda scossa, emotivamente ed economicamente in ginocchio: tra affetti da seppellire e strutture da ricostruire.

Con las características estructurales que permiten el embarque hasta 1200 personas y 20 aeromobili, la nave Cavour puede alojarse en su hangar vehicular, mezzi anfibi y materiali; el portaerei dispone además de 2 ambulatori medici, 2 sale operatorie, una di rianimazione, una di radiologia, una per trattare le ustioni, 8 posti letto per la terapia intensiva, un laboratorio analisi ed uno odontoiatrico, strutture che si sono rivelate indispensabili.

L'operazione “White Crane” reppresentò il battesimo operativo di nave Cavour che levò le ancore per la prima volta nella sua storia alla volta di a operazione di assistenza umanitaria e di protección civil, funzione resa possibile grazie alla sua incontrovertibile polivalenza di utilizzo.

Con i suoi 245 metri di lunghezza e 27 mila tonnellate di peso, imbarcò un dispositivo nazionale interforze di oltre 800 persone, camion, attrezzature sanitarie e 6 elicotteri medi, procediendo ad a velocità di navigazione superiore ai 27 nodi, per attraversare l'Atlantico e giungere a Port-au-Prince, la capitale haitiana, nel minor tempo possibile.

La task force “White Crane” era costituita da personale proveniente de tutte le Forze Armate con il supporto della Croce Rossa italiana, personale del dipartimento della Protezione Civile e dei Los bomberos, un pool di medici volontari dell'​Ares Marche e del GCU Pisa, Funzionari regionali ​e personale locale di supporto.

Alla missione italiana partecipò anche personale della fondazione Francesca Rava NPH Italia Onlus e un'equipe di chirurghi e infermieri di Operation Smile Italia​, iniziando così un'importante e duratura collaborazione con la Marina Militare.​

El personal a bordo del Cavour della Marina Militare en soccorso ad Haití

A bordo del Cavour eran presentes anche un contingente brasiliano composto da 76 persone: 45 unità della Marina carioca and 31 unità dell'equipe medica integrata, nonché 2 elicotteri. Un contingente interforze ed internazionale, quindi, espressione di solida volontà condivisa di supportare un paese gravemente provato e sofferente.

Dopo quasi tre mesi di missione e 14.824 miglia percorse (por un total de 1900 ore di moto) El 14 de abril de 2010 navegó Cavour rientrò en Italia, en el puerto de Civitavecchia accolta dal plauso e dalla presenza delle autorità politiche e militari italiano.

A 12 años de distancia de ese trágico evento, la llave de la carta para el éxito en el campo es esta la extraordinaria capacidad de proiezione a grande distancia de la madre Patria di pregiate capacità, in sintesi la natura “expedicionaria” caratteristica della Marina Militare, che ha permesso di agire rapidamente ed in autonomia, arrivare tra i primi sul posto e poter operare inmediatamente.

Oltre alla lucidità, professionalità e umanità, le donne e gli uomini che hanno composto quello storico equipaggio hanno tratto ispirazione dal lema “In arduis servare mentem” per operare con animo imperturbato anche nelle difficoltà ed agire rapidamente per salvare ed aiutare più vite umane possibili.

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Fonte dell'articolo:

Marina italiana

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