A Bologne sospesi 67 opérateurs sanitari no vax, due sono medici

Bologne, sospesi operatori sanitari no vax. All'appello mancano ancora 1.628 nomi, ma le sospensioni non hanno avuto impatto sul servizio alla popolazione

Problema no vax : sono ad oggi meno di 70 gli operatori sanitari, del settore pubblico e privato, che a Bologna sono stati sospesi perchè non vaccinati

Tra loro anche due medici di base : uno in città e uno nella provincia.

Il y a plus de 1.600 40.000 opérateurs sanitaires qui ne sont toujours pas vaccinés, sur une assiette d'environ XNUMX XNUMX travailleurs.

A fare il punto della situazione è Paolo Pandolfi, direttore del Dipartimento di sanità pubblica dell'Ausl di Bologna.

Ad oggi hanno ricevuto l'avviso di accertamento 95 persone: 61 sono dipendenti Ausl, 27 del Policlinico Sant'Orsola et sette sono nel settore privato.

Di questi, però, in 28 nel frattempo hanno provveduto a vaccinarsi oa fornire la temporanea giustificazione a differire l'obbligo vaccinale.

En conséquence, le résultat est de 67 sanitaires, de cui sette nel privato.

Tra loro appunto anche due medici di base.

“Spero che la maggioranza di queste persone si ravveda- commenta Pandolfi– perchè fa male all'immagine della sanità pubblica e perchè fa male sapere che ci sono colleghi che non accettano regole stabilite non per fare male a qualcuno, ma per fare del bene agli altri.

Penso che ci sarà un momento di fusilssione in queste persone”.

Operatori sanitari no vax: nonostante questi stop, comunque, finora non ci sono stati problemi nell'erogazione dei servizi sanitari alla popolazione

« Al momento siamo molto attenti-assicura Pandolfima con questi numeri siriesce a gestire bene la situazione e non ci sono ricadute dannose sui servizi ».

Venez si è arrivati ​​a queste sospensioni? Il lavoro è partto mesi fa.

Per la precisione dallo scorso aprile, quando è scattato per decreto l'obbligo vaccinale per gli operatori sanitari.

Da allora sono state vers 6.200 le persone indique o segnalate (anche dagli Ordini e dai datori di lavoro) come non in regola con la norma.

A une prima verifica, fatta sulla somministrazione di almeno une dose di vaccino o su una pregressa positività al Covid (avuta nel periodo tra tra dicembre 2020 e luglio 2021), sono risultate in tutto 4.646 persone inadempienti con l'obbligo vaccinale.

Questi operatori sono stati quindi contattati e sollecitati.

Il risultato è stato che il 51% (cioè 2.470 sanitari) “si sono ravveduti”, dice Pandolfi, e hanno provveduto a vaccinarsi, opure hanno presentato la documentazione necessaria per differire l'obbligo (ad esempio per motivi medici).

Et là, il n'y a pas d'objet d'accréditation.

Anche dei restanti 2.376 opérateurs, environ un quarto ha attestato la necessità di rinviare la vaccinazione.

A conti fatti, dunque, ad oggi risultano a Bologna 1.628 operatori sanitari che non si sono ancora vaccinati su una platea di oltre 40.000 lavoratori tra dipendenti del servizio pubblico e nel settore privato, compresi operatori socio-sanitari, veterinari, psicologi farm, .

Ben oltre la metà, precisa però Pandolfi, ossia circa il 65%, sono dipendenti pubblici.

Passare però da questo dato all'accertamento vero e proprio, con la sospensiva da parte del datore di lavoro, è meno immediato di quanto si possa immaginare, a causa di “procédure complesse- spiega il dirigente Ausl- lavoriamo con difficoltà, senza poter usare la posta certificata, in particolare per quelle figure che non hanno un albo a cui essere iscritte, come gli oss”.

Negli ultimi tempi, però, « c'è stato un nuovo impulso e so che anche altre aziende stanno andando avanti-assicura Pandolfianche i numeri forniti dalla Regione in agosto andranno aggiornati ».

Pour en savoir plus:

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Fonte dell'articolo:

Agence Dire

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