COVID-19, convegno di negazionisti: Bocelli sputa in faccia a soccorritori, medici ed infermieri ... e morti

Un intervento, quello del tenore Andrea Bocelli al convegno 'Covid-19 in Italia, tra informazione, scienza e diritti' al Senato ', che è diventato un vero sputo in faccia ai morti di questa pandemia.

Ma anche a quelle migliaia di soccorritori 118 che, equipaggiati all'inizio in modo precario, hanno messo a repentaglio la propria vita per assistere una persona malata, per caricarla su una Barella e quindi su un 'ambulance e condurla à ospedale.

E quindi anche a quelle infermiere che l'hanno accolta in triage e tranquillizzata, anch'esse rischiando (ea volte perdendo) la propria salute.

E quindi anche a quei medici che si sono dannati l'anima per trattare un paziente affetto da un virus di cui nulla sapevano (per molte lunghissime settimane).

Ciò che si è udito al convegno dei negazionisti del coronavirus è stato «oltre», da molti punti di vista.

Certainement plus il est supportable.

LES DICHIARAZIONI DI ANDREA BOCELLI AL CONVEGNO ORGANIZZATO DA VITTORIO SGARBI

«Ho accolto questo invito ma sono lontano dalla politica - ha dichiarato Andrea Bocelli-.

Quando Siamo Entrati à Pieno confinement ho anche cercato di immedesimarmi in chi doveva prendere decisioni cosi 'délicat.

Poi ho cercato di analizzare la realta 'e ho visto che le cose non erano cosi' come ci venivano raccontate.

J'ai d'abord été confronté à celui qui a avoué à la maison qui esprimendo qualche dubbio ma sono stato fustigato, i d'abord à attaquer sono stati i miei figli.

Il tempo passava, io conosco un sacco di gente, ma non ho mai conosciuto nessuno che fosse andato in terapia intensiva, quindi perche 'questa gravita'? ».

La domanda, il tenore Andrea Bocelli, l'ha posta in seno a 'Covid-19 in Italia, tra informazione, scienza e diritti' al Senato.

COVID-19, ANDREA BOCELLI UMILIATO ET OFFESO PER IL NON POTER USCIRE DI CASA

«C'e 'stato un momento in cui mi sono sentito umiliato e offeso per la privazione della liberta' di uscire di casa senza aver commesso un crimine e devo confessare pubblicamente di aver disobbedito a questo divieto che non mi sembrava giusto e salutare», aggiunge.

Bocelli, poi, prosegue: «Mi preme rivolgere un appello per dire che bisogna riaprire le scuole e riprendere i libri in mano.

Non posso pensare che i nostri ragazzi, io ho una figlia di 8 anni, debbano trovarsi en classe con la mascherina.

All'inizio del lockdown, avvalendomi della mia immeritata notorieta ', ho troublesato tutti: da Renzi a Salvini a Berlusconi, cercando di formare un fronte trasversale di persone di buonsenso per uscire da questa situazione terribile ”.

Je dis…

Al netto delle considerazioni sulla riapertura delle scuole, più o meno condivisibili, resta un approccio veramente indecente ad une tragédie che ha strappato alle proprie famiglie migliaia di persone, poi sovente decedute.

Se vi venisse di pensare «ma questo è scemo proprio», tranquilli: potreste non essere gli unici.

PAR APPROFONDIRE:

LIRE L'ARTICLE EN ANGLAIS

CORONAVIRUS, SUPERATI I 16 MILLIONS DE CASI NEL MONDO

GESTIONE DEL PAZIENTE COVID IN TERAPIA INTENSIVA, L'INTERVENTO DEL DOTTOR FAUSTO D'AGOSTINO AD UN CONGRESSO SENZA SGARBI

EPIDEMIOLOGIA DEL CORONAVIRUS, LA LEZIONE DEL PROFESSEUR MASSIMO CICCOZZI

FEDEZ: TARIF SILENZIO OGNI TANTO NON, hein?

BOCELLI SCONFIGGE IL CORONAVIRUS ET DONA IL PLASMA IPERIMMUNE

Vous aimerez aussi