Trattamento del Trauma Cranico Severo dans la zone Urbana, RAPPORT DE CAS

Auteur: Yuri Vivaldi
Opérateur technique Centrale Operative 118 Pise Soccorso
Referente Operazioni Elisoccorso Unità Operativa 118 Pise Soccorso

 Chronologie du «rapport de cas»

12 avril 2007 Minerai 20.52: Vient à Centrale Operative 118 Pise Soccorso una richiesta intervento per incidente stradale su SP 469 Sarzanese-Valdera, nei pressi del Concessionario Nissan Auto «Collitorti», auto contro motoveicolo, paziente privo di coscienza.

Expéditeur: Trauma Stradale, motociclista, 1 coinvolto, non cosciente, assenza / presenza di respiro, Indicatore di Trauma Maggiore: motociclista proiettato> 3m dal punto d'impatto

Invité de code : S C-1 ROSSO

heures 20.53: viene attivata ambulance medicalizzata MIKE07 (PET Misericordia di Pontedera). Incidente avvenuto in località «La Navetta», periferia nord della città di Pontedera.

 20.57 heures: MIKE07 giunge sul cible.

 “Quick Look”, il paziente si presenta supino con il corpo vicino allo spigolo del marciapiedi a margine della strada, senza casco (il casco verrà ritrovato da alcuni “bystanders” lontano dal punto impatto tra la moto e l'auto) con évidente perdita ematica dal cranio, presenza di respiro patologico. Je passe le temps avec le ragazzo è stato sbalzato per molti metri da dove è avvenuto il contatto con l'auto.

Le ragazzo n'est pas conscient de score Glasgow Coma Score par 5 (Apertura Occhi: assente 1, Migliore risposta motoria: flessione anormale / decorticazione 3, Risposta Verbale: nessuna risposta 1), con segni di fracture della base cranica (otoliquorrea e rinoliquorrea, ematoma periorbitale) ed evidemment fratture a carico del massiccio facciale. Presenza di trisma e respiro patologico, polso forte, tachiaritmico

Si vous le fournissez immédiatement immobilisation tramite du côlon cervical collier cervical bivalve. Contemporaneamente vengono liberati tronco ed arti superiori dagli abiti con forbici di Robin, nessun trauma toracico, sospetta frattura arto superiore sinistro ed arto superiore sinistro. L'addome non presenta lesioni evidenti.

La prima saturimetria indica vient valore approssimativo 80% in aria ambiente. Appare oltretutto chiaro che il paziente sta inalando con conseguente desaturazione (SpO2 70%).

Si position accessoire venoso Periferico di grosso calibro e si inizia la somministrazione a bolo rapido di 500ml di soluzione cristalloide (Ringer Lattato). Il medico tenta di inserire una cannula di Guedel, per aspirare il cavo orale, ma a causa del trisma l'operazione non riesce. Inizia pertanto a ventilare il paziente con AMBU e decide subito per l'intubazione oro-tracheale tramite sedazione con Midazolam. Vengono pertanto somministrati a bolo 15 mg di Ipnovel ma senza alcun effetto, il paziente pesa environ 75Kg.

Si décider pertanto di completare e perfezionare l'immobilizzazione del paziente attraverso asse spinale e condurlo a bordo dell'ambulanza con migliori condizioni di luce, provvedendo anche al monitoraggio cardiaco (Frequenza Cardiaca 105 bpm)

Visto il mancato effetto del Midazolam si verifica la corretta sede dell'accesso venoso, che appare tuttavia ben posizionato.

Si vous recherchez un accessoire ultérieur de grosso calibro sull'arto superiore opposto e si somministrano contemporaneamente altri 500ml di Ringer Lattato. Alla palpazione del polso radiale la pressione sistolica est évidemment supérieure à 90mmHg, dopo iperossigenazione con 02 100% tramite circuito di ventilation Manuale, il medico decide di tentare l'intubazione con sedazione attraverso Propofol. Si somministrano a bolo 20 mg di Diprivan, ottenenendo dopo alcuni secondi, l'effetto sperato con risoluzione del trisma e depressione dei riflessi laringofaringei.

Alla laringoscopia diretta il cavo oral appare pieno di sangue, con frattura della lingua e frattura del palato duro. Si provvede pertanto all'aspirazione delle prime vie aeree e si arma un tubo endotracheale Ø 7,5.

Al primo tentativo alla cieca il paziente viene intubato correttamente, nonostante le ovvie difficoltà cause anche la presenza del collare cervicale rigido e delle fratture a carico del massiccio facciale. Si posiziona canula di Guedel.

Si auscultano i campi polmonari che ventilando entrambi confermano che il tubo è in sede: l'SpO2 vente a 98% en ventilazione controllata con O2 100% e circuito di ventilazione manuale. Dal tubo, in un primo momento si ha la fuoriuscita di sangue, segno evidencee che il paziente ha inalato, ipotesi confermata da lievi crepitii respiratori.

Ore 21.23

L'ambulanza riparte dal target. Il medico comunica l'arrivo al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Pontedera in “codice 3”, paziente politraumatizzato, Trauma Cranico Grave (GCS-5), traumatisme facial, sédatif et intubé. Si allerta equipe di UO di Anestesia e Rianimazione.

Il y a une ventilation spontanée.

Si esegue una rapida «Enquête secondaire» che all'esame testa piedi evidenzia un'anisocoria destra, nessun danno apparente ai tessuti molli del collo.

Si exclude la presenza di emo / pneumotorace e l'addome non presenta ecchimosi, escoriazioni, ematomi, protusione di visceri e ferite penetranti.

Frattura di arto superiore sinistro et arto inferiore sinistro.

Stock photo

heures 21.29

L'ambulanza giunge presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale “F. Lotti ”di Pontedera (Azienda USL 5 di Pisa) colombe il paziente est atteso dall'equipe dell'UO Anestesia e Rianimazione.

Il ragazzo DC di anni 23 è perfettamente immobilizzato su asse spinale con collare cervicale, sedato ed intubato con Propofol, Sp02 98% in respiro spontaneo (Ossigeno 100%), con 2 accessi venosi di grosso calibro e environ 1500ml di cristalloidi somministrati, Pressione Arteriosa approssimativa 130/80.

Dopo gli accertamenti radio-diagnostici del caso, il paziente viene trasferito presso il DEA-EAS di II Livello dell'Ospedale di Careggi (Firenze) e da qui definitivamente ricoverato presso l'UO di Anestesia e Rianimazione.

Révision critique

 

Scénario

Il Case Report appena descritto si evolve di sera, in un contesto urbano, Pontedera (Pise) colombe la città è anche sede d'Ospedale di DEA di I Livello. Il Pronto Soccorso dista infatti pochi minuti dalla scena dell'evento. La città di Pontedera, peraltro, conta non più di 25 Km di distanza da Pisa (tramite raggiungibile SGC Firenze-Pisa-Livorno in environ 20-25 minutes) colombe gli “'Spedali Riuniti S. Chiara” dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana rappresentano il Centro di riferimento dell'Area Vasta Nord-Ovest per la cura del trauma (DEA di II Livello dotato di tutte le Unità Operative di Alta Specializzazione).

Trauma Cranico Severo, introduction

Il soccorso al paziente vittima di trauma deve inévitabilmente concentrarsi sulla limitazione del danno secondario, determinato dall'alterazione delle funzioni vitali del paziente, alterazione legata ad episodi d'ipossia, ipovolemia, ipotensione, ipercapnia diable oppure a manovre. Il danno secondario est oltremodo legato al tempo che intercorre tra l'evento traumatico ed il momento in cui avviene la correzione dei fenomeni fisiopatologici che ne sono responsabili (thérapie intervalle libre). Pertanto la riduzione della mortalità e degli esiti invalidanti da trauma può essere perseguita solo se il ferito rizve precocemente un adeguato supporto vitale. Proprio su come debba essere gestita la prima fase del trattamento al paziente traumatizzato la comunità scientifica internazionale non ha ancora raggiunto unanità di vedute.

Il disaccordo sulla strategia da adottare per limitare il «therapy free interval» è riassumibile nella ormai nota dicotomia tra coloro che da un lato sostengono sia corretto giungere ad una stabilizzazione completa del malato sulla scena e dall'altro da coloro che credono cheiettivo principale sia quello di raggiungere la struttura ospedaliera nel minor tempo possibile.

In realtà il “objectif principal” est rappresentato dalla Élimination de la mortalité dans la première phase du traitement, tenendo conto di quanto razionalmente e scientificamente sia da considerarsi necessario affinché il paziente in condizioni critiche riceva il trattamento migliore e nei tempi più brevi, secondo evidenza scientifica. Ovvero che il trattamento si “limiti” a quelle manovre “lifesaving” condotte con competenza e professionalità in tutti quei casi dove gli esiti sfavorevoli siano caratterizzati da lésioni potenzialmente trattabili come emo / pneumotorace iperteso, emorragie ed ipo / anossia.

E 'inévitabile che l'efficacia delle manovre di soccorso siano esse di base o avanzate, dipendono da molteplici fattori, quali il tipo di trauma (chiuso o pénétrante), la distanza dalla struttura ospedaliera e, pertanto, dalla durata del trasporto, dall' accessibilità del ferito (incarcerato o immediatamente trasportabile) e il livello di competenza degli operatori.

Come già detto la riduzione della mortalità e della morbilità da trauma può essere raggiunta esclusivamente attraverso un complesso coordinato di azioni che vanno dalla fase di allertamento del Sistema all'invio dell'equipe di soccorso, fino al trattamento definitivo. La solidità della catena del soccorso traumatologico è condizionata non solo dalla consistenza dell'anello più debole (la rottura di un solo anello interrompe la catena) ma anche dalla forza di coesione tra un anello e l'altro: un ottimo sistema intraospedaliero porterà pochi bénéficiaire se i soccorsi preospedalieri sono scadenti (i pazienti giungono ipossici, ipotesi, non correttamente immobilizzati etc…) et vice-versa gli sforzi di soccorritori esperti e capaci sono vanificati da terapie ospedaliere non idonee.

La catena del soccorso al paziente traumatizzato è di conseguenza plus complessa rispetto alla catena della sopravvivenza, creata come metafora per it paziente vittima di arresto cardiaco.

La possibilité de presenza di più feriti e la difficoltà di ottenere informazioni cliniche attendibili comportano problemi rilevanti nei meccanismi di allarme del sistema di Emergenza e invio dei mezzi, mentre la pluralità delle lesioni riscontrate rende plus difficile la standardizzazi sul degli interventi dei pazienti.

Je cinque anelli sottendono specifiche fasi organizzative : 1. Allarme e dispatch, 2. Triage preliminare, 3. Trattamento preospedaliero, 4. Indirizzamento dei feriti agli ospedali più idonei, 5. Trattamento ospedaliero.

Relativamente al nostro caso analizzeremo le fasi 3 e 4 ovvero il “Trattamento preospedaliero” e l '”Indirizzamento dei feriti agli ospedali più idonei” riferite al Trauma Cranico Severo e Trauma Facciale che sono le lésioni prevalenti di determinanti loiente .

Le due fasi del soccorso : trattamento preospedaliero ed indirizzamento dei feriti agli ospedali più idonei

Traumatisme crânien sévère, traitement préospedaliero

Nel trattamento preospedaliero del trauma, l'utilità di ogni atto terapeutico deve essere valutata in un ideale rapporto tra i benef derivanti in termini di prevenzione del danno secondario e miglioramento dell'outcome, a fronte dell'allungamento complessivo del tempo dei soccorso di complicanze legat all'esecuzione di manovre terapeutiche complesse in condizioni en désaccord. Andiamo innanzitutto ad analizzare il tempo che è risultato “Therapy-Free”: minerai 20.52 attivazione del Sistema d'Allarme Sanitario, ou 20.57 arrivo sul posto del mezzo di soccorso.

Approssimativamente il paziente ha avuto un intervallo di 5 minutes senza ricevere alcun tipo di soccorso.

Stimiamo la durata complessiva del soccorso “sulla strada”, 20.57, arrivo del mezzo di soccorso sulla scena, ore 21.27 arrivo del paziente in pronto soccorso: 33 i minuti “spesi” sulla scena, compreso il trasporto in Pronto Soccorso.

Valutiamo pertanto le manovre eseguite secondo la Enquête primaire, strategia che prevede una serie di priorityà diagnostico-terapeutiche da affrontare semper rigorosamente secondo sequenza logica e cioè gestendo per prime the situazioni che, se non individuate e corrette sono in grado di generare danno con maggiore precocità.

Il metodo prevede pertanto di valutare e contestualmente risolvere prima i problemi legati alla pervietà delle vie aeree, poi quelli legati alla ventilazione, infine alle disfunzioni del circolo e dell'emodinamica secondo lo schema universale di approccio abc.

Nel paziente traumatizzato tuttavia è necessario integrare questi passaggi con uno specifico momento di precoce stabilizzazione del rachide cervicale, che assumer uguale importanza come la protezione delle vie aeree, nonché con la valutazione e l'assegnazione di uno score dello stato di coscienza; conclo ciò il paziente sarà sottoposto a sommaria valutazione ispettiva attraverso la scopertura di ogni distretto corporeo, alla ricerca di quelle eventuali lésioni, che se misconosciute, potrebbero compromettere rapidamente la stabilità delle funzioni vitali.

L'obiettivo terapeutico della «enquête primaire» est une question de garantie, il est plus précocement possible pour une perfusion buona dei tessuti avec sangue ben ossigenato.

Il primo obiettivo è la sopravvivenza immediata del paziente attraverso una rapida valutazione (riconoscimento di uno stato critico o potenzialmente critico) et il contemporain inizio delle manovre di rianimazione e di supporto delle funzioni vitali.

La lumière du quanto affermato s'applique aux spécificités de notre opérateur. Buona parte della valutazione ABCDE si esaurisce nel nostro “rapport de cas” durante il “Quick Look”: attraverso la seguente tabella visualizzeremo ogni singolo provvedimento terapeutico praticato secondo la “Primary Survey”.

"Coup d'oeil"

A. Paziente non cosciente, Trauma Cranio-Facciale Severo (GCS-5), ostruzione parziale delle vie aeree dovuto a trisma ed al sanguinamento delle fratture facciali.

B. Respiro patologique.

C. Présence de signes de cercle avec polaire forte et tachiarithmique.

D. Punteggio Glasgow Coma Score: 5 (solo «Risposta motoria»: flette al dolore, postura di decorticazione).

E. Valutazione visiva dei distretti corporei: sospetta frattura arto superiore sn ed arto lowere sn.

 A. Voies aériennes et colonne cervicale

Persistance de la vie aérienne et contrôle du rachis cervical 

_Positionnement du collier cervical rigide

_Aspiration des secrets

_Intubation Oro Trachéale

  

B. Respiration

Respirazione et ventilazione

  

_Risoluzion del trisma

_Ripristino ossigénazione (SpO2 98%)

_Broncoaspiration

_Ventilazione Controllata con 02 100%

  

 

 

C.Diffusion

Circolazione et controllo delle emorragie

  

_Positionnement des 2 accès aux veines périphériques du gros calibre

_Somministrazione di environ 1500ml de soluzione cristalloide (Ringer Lattato)

_Somnistrazione Midazolam

_Somnistrazione Propofol

_PA140/80 

D. Handicap

Évaluation du niveau de coscience

  

_All'arrivo GCS- 5

_Dopo sedazione CGC- 3 

E. Exposition

Valutazione ispettiva et prevenzione ipotermia

  

_Arto superiore edinférieure sn. fratturati

_Immobilisation su asse spinale

_Posizionamento telo termico

 

 

 

Traumatisme crânien sévère, indirizzamento dei feriti agli ospedali plus idole

Anello fondamentale che trova applicazione solo nei sistemi avanzati regolati da precis strategie e normative o dove operino sul terreno equipe di soccorso avanzato in grado di stabilizzare adeguatamente i feriti indirizzandoli direttamente ad ospedali idonei a garantire il trattamentoizzitivo de (es. Central gravazione definumi). Si determina pertanto la necessità di una selezione dei feriti attraverso una serie di valutazioni (Secondary Survey) non solo di carattere clinico. Se per feriti gravemente instabili può essere opportuno l'invio ad una struttura ospedaliera sita alla minima distanza possibile, un corretto indirizzamento présuppone spesso la necessità di allungare i tempi di transporto del ferito all'ospedale per raggiungere destinazioni più lontane; risulta pertanto fondamental che la fase di trasporto sia gestita con altrettanta competenza e supportata da adeguato monitoraggio.

Questo quanto accade, ad esempio, en Émilie-Romagne, colombe esiste un Sistema Integrato di Assistenza al Trauma (SIAT), secondo il critère «HUB e SPOKE», con una fase di «dispatching» molto sensibile e definita anche per i critère d ' invio dell'elisoccorso e con precisi protocolli per la centralizzazione dei traumi maggiori.

Un traumatisme majeur est un événement qui a déterminé les lésions singulières ou multiples de l'histoire de l'intitulé un pericolo per la vita del paziente. Convenzionalmente viene definito Trauma Maggiore il trauma con ISS> 15 (ISS o Injury Severity Score, punteggio di gravità basato sull'entità anatomica delle lésioni riportate).

Poiché non è possibile conoscere sul luogo dell'incidente la natura e la sede delle lesioni riportate, identificazione del trauma maggiore nella fase di soccorso si basa su dei criti di triage codificati e comuni a tutti e tre i SIAT della Regione Emilia Romagna.

Infatti il ​​paziente vittima di trauma maggiore, identificato secondo gli standard di triage, deve essere trasportato al Centro Traumi o in un ospedale della rete SIAT in base alla tipologia delle lesioni e quindi alla necessità di prestazioni spécialiste, semper tenendo conto delione principio diizzio central cioè della necessità di trasportare il paziente nella sede di cura definitiva eliminando i passaggi intermedi che prolungano inutilmente i tempi d'intervento.

Come già precedentemente descritto la rete SIAT dell'Emilia Romagna si suddivide in tre Sistemi Integrati di Assistenza al Trauma: SIAT Emilia Occidentale che ha come centro HUB l'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, SIAT Emilia Orientale centro HUB l'Azienda USL di Bologna (Ospedale Maggiore) ed infine il SIAT della Romagna che fa capo come Trauma Center all'Azienda USL di Cesena (Ospedale Maurizio Bufalini).

Nel nostro caso il paziente con Trauma Cranico Grave, che in Emilia Romagna avrebbe trovato immediata centralizzazione, è stato trasportato presso il centro ospedaliero più vicino e successivamente trasferito presso un Centro Ospedaliero di III Livello quale l'AOUze di Careggi (Firenet) rappresenta il DEA di II Livello di riferimento per l'Area Vasta Nord-Ovest.

Attualmente la Regione Toscana non è organzata secondo tali criteri e di conseguenza non esistendo di fatto normative e protocolli che consentano l'indirizzamento immédiato dal territorial di pazienti vittima di Trauma Maggiore si fa riferimento ai protocolli stabiliti tra le Centrali Operative locali ei DEA di I e / o II Livello presenti sul proprio territorio.

Probabilmente in futuro, come previsto dal Piano Sanitario Regionale si assistà all'organizzazione di una rete SIAT che avrà come centri HUB gli attuali DEA di II Livello presenti nella nostra Regione (Pise, Firenze e Siena).

Trauma Cranico Severo, conclusion

 

Preso in esame quanto appena esposto, i 33 minuti «consumati» sulla strada (compreso il trasporto in ospedale), possono sembrare eccessivamente lunghi anche secondo le recenti linee guida dell'International Trauma Life Support che sottolineano l'importanza di non «sostare» pi di 10 minuti sulla scena (10 minuti di platino) par “l'inquadramento” di massima del paziente e relativa immobilizzazione poiché il resto delle manovre possono essere condotte anche durante il trasporto verso l'ospedale.

E 'altresì vero e universalmente riconosciuto che il trattamento definitivo di un paziente vittima di trauma è spesso rappresentato dalla sala operia, colombe dovrebbe giungere entro un'ora dal trauma (Golden Hour).

Nel nostro caso est stato immédiatement valutato che non ci fossero lésioni che richiedessero un trattamento chirurgico immédiato a livello toracico e addominale.

E 'stato tuttavia posto in secondo piano il fatto che il paziente potesse avere una frattura important di bacino anche se la frequenza cardiaca e la qualità dei polsi periferici non lo facevano supporre (105 bpm).

E 'altrettanto vero che il Trauma Cranico Grave è la patologia che più di altre va incontro rapidamente verso un détérioration delle condizioni cliniche, portando a quei fenomeni fisiopatologici invalidanti legati al danno secondario che è rappresentato nello specifico da ipo / anossia, ipapensione.

Vous pouvez intervenir plusieurs fois pour interrompre ou corriger ces phénomènes qui risquent de provoquer des improcrastinabili.

Ecco che probabilmente la decisione di trattare immediatamente in maniera aggressiva le vie aeree con l'intubazione oro tracheale sulla scena si è rivelata giusta, considerata la giovane età del paziente e la criticità globale del paziente (vie aeree non gestibili a causaelle del trisma e fratture facciali con rapida desaturazione) determinata dalle lésioni cranio-facciali.

E 'comunque opportuno notare che la manovra così com'è stata condotta non è stata esente da rischi poiché la sedazione con Propofol è giunta senza una misurazione ottimale della pressione arteriosa e la manovra dell'intubazione resa particolarmente complessa dalle lesion delesion necessità di condurle con il collare cervicale rigido. L'esperienza e la formazione del medico lo hanno comunque orientato verso questa scelta anche alla luce della presenza nell'equipaggio di personale con anni di esperienza nell'emergenza territoriale pur non essendo professionisti (un membro dell'equipe era studente al III anno del Corso di Laurea in Infermieristica che aveva appena commonato i principali reparti d'Area Critica dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana).

Il rischio ipotensivo dovuto all'effetto del Diprivan è stato immédiatamente considerato, ma visto che al paziente venivano infusi al momento della sedazione vers 1000 ml de soluzione cristalloide (Ringer Lattato) a bolo rapido con due accessi venosi di grosso calibro, non è stato rituto rilevante e la successiva rilevazione della Pressuree Arteriosa ci ha dato ragione (130-80) con Pressuree di Perfusione Cerebrale sicuramente superiore ai 70 mmHg.

La sedazione ha oltremodo contribuito alla riduzione della Pressuree Intracranica.

Je liquidi somministrati, esclusivamente Ringer Lattato, non risultano comunque in linea con le attuali indicazioni fornite dalla Brain Trauma Foundation che esortano ad infondere in pazienti con Trauma Cranico Grave, Soluzione Fisiologica (Sodio Cloruro 0,9%), poichè il Ringer Linger lievemente ipotonico rispetto al sangue.

L'immobilizzazione completa su asse spinale è stata determinata dall'ovvio meccanismo di lesione e dalle conseguenze che questo ha determinato, con sospetto massimo di lésioni in ogni distretto corporeo.

Il est également possible que tout le processus de diagnostic ospedaliero venisse eseguito sans arrière-pensée du patient.

Infine il paziente è stato condotto presso il presidio ospedaliero più vicino sebbene consapevoli che l'AOU Pisana che rappresenta il centro di riferimento per la cura del trauma dell'Area Vasta Nord-Ovest, fosse distante non più di 20 minuti dal luogo dell'event .

Non esistendo di fatto un SIAT che consentisse la centralizzazione immediata del Trauma Maggiore presso il DEA di II Livello dell'AOUP, il medico dell'ambulanza che sarebbe risultato pertanto oneico responsabile sul trasporto e sulla destinazione definitiva del ragazzo ha optato per condurre il paziente al DEA di I Livello plus vicino rappresentato dall'Ospedale di Pontedera.

Purtroppo non si hanno informazioni sull'outcome del paziente anche a causa della mancanza di un registre dei traumi gravi che sarebbe invece previsto da un'organizzazione di tipo SIAT.

Questo «rapport de cas» vuole mettere dans evidenza il fatto che il soccorso ad un paziente traumatico ha un proprio sviluppo e delle proprie peculiarità sicuramente connesse al contesto ed alla realtà in cui si opera.

Al momento dell'accaduto il Medico del 118 Dr Alessio Lambardi ha agito secondo la propria esperienza e cercando di attuare tutte le procedure e tutte quelle manovre agressif di trattamento rianimatorio indiquer dalle linee guida nazionali ed internazionali sulla gestione del trauma in ambienti preedaliero decision prese anche in considerazione dei membri del team di soccorso e della loro formazione specifica.

Tutto questo ha consentito un trattamento rapido ed efficace del paziente critico che si discosta relativamente poco da quanto internazionalmente codificato per il trattamento dei pazienti vittima di Trauma Cranico Grave, tranne che per la mancata centralizzazione che per cause senza dubbi non volont deglendenti Operator è stata possibile.

E 'altrettanto vero che il soccorso ed il trattamento del paziente vittima di trauma che sia esso di base o avanzato non può essere affidato alla casualità degli eventi, ma deve essere innanzitutto supportato da un'organizzazione regionale basata sul SIAT e garantito otraverso uno standard di formazione continua e specifica di tutto il personale professionista e non che opera all'interno dei Servizi di Emergenza Urgenza Territoriale 118.

Sforzi del personale preospedaliero che dovrebbero appunto trovare un «continuum» nella gestione intraospedaliera del paziente traumatizzato grave attraverso organizzazione di un sistema che preveda e garantisca la centralizzazione dei traumi maggiori in presidi ospedalieri di alta special rice garanto posses trattamento definitivo per la patologia in atto (Sistema Integrato di Assistenza al Trauma).

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