Lettere: Autista soccorritore, un'urgenza non più rinviabile

Le profil de l'autiste-soccorritore par la conduite d'ambulance et d'automédecine est-il davvero vicino alla istituzione?

Riceviamo e pubblichiamo la lettera del Co.ES - Associazione Nazionale dei Conducenti di Emergenza Sanitaria - in merito alla necessità di istituire il profilo dell'autista soccorritore per la guida delle ambulanze e dei veicoli di emergenza 118. Negli scorsi mesi, come Emergency Live vi ha raccontato, i sindacati e la Conferenza Stato-Regioni hanno avuto diversi incontri per discute di questo profilo. Anche in Parlamento è stato presentato un profilo legislativo molto restrittivo sulla figura e sul ruolo di questo professionista sanitario. Il Co.ES quindi sta cercando di sensibilizzare la politica e il legislatore affinché questa figura non venga normata fra le pieghe di altri profili professionali, ma riceva la dignità che spetta – oggi – a tante altre figure professionali del settore emergenza-urgenza. 

Ecco il testo della lettera firmata dal Présidente della Co.ES Moreno Montanari e dal Consigliere del Co.ES Émilie-Romagne Giovanni Moresi:

Come è noto le lotte degli autisti-soccorritori sono partite decenni fa, grazie all'audacia di alcuni colleghi che hanno guardato più lontano della loro quotidianità. Nel 2019 siamo perennemente bersagliati da articoli, botte e risposte, accuser e difese da ogni «parte» coinvolta nei soccorsi sanitari alle persone.

Ci sono diversi «attori» in questo settore e districarsi nel labirinto delle opinioni e congetture di ognuno risulta molto complesso. Cosi come è complicato trovare il giusto equilibrio nel creare una figura professionale, un mestiere che peraltro, oltre a dare il pane a tante famiglie, paga lo scotto di essere sconosciuto e confondibile con il somigliante ruolo ricoperto d volontariato. Di fatto viviamo in uno stato senza o con scarsissima cultura dell'emergenza, salvo rare eccezioni.

Chi arriva ad aiutarmi se chiamo il 118? Chi sono i protagonisti dell'arrivo sul posto di un mezzo di soccorso?

Tralasciando il dibattuto rapporto medico / infermiere, nessuno sa che a bordo delle auto-mediche o delle ambulanze di soccorso avanzato, quindi con personale sanitario, vi è anche quello che è semper definito “l'autista”. Je colleghi sanitari ci chiamano così per praticità ma anche con quella confidenza di chi, standoci a fianco dailyamente, conosce il nostro valore e per questo glielo faccio passare il termine. L'autista soccorritore non è solo alla guida di mezzi di soccorso avanzati.

Oggi, visto il crescere delle convenzioni date alle associazioni, il volontariato fatica a garantire i servizi (di giorno il milite lavora, ha famiglia, una vita privata, ecc.…) E visto il crescere delle competenze richieste, troviamo ormistai tanti autocritor / dipendenti anche sulle ambulanze di soccorso di base del volontariato.
Ed è rischioso dire che questi ci sono solo perché i volontari non possono coprire tutti i turni necessari, in quanto la formazione sul campo, la costanza, la responsabilità, sommati alla crescente esperienza, generano dei professionisti dell'emergenza, che quotidianamente operano sui mezzi di soccorso.

L'esperienza e la professionalità danno all'autista soccorritore quella sicurezza e padronanza nella conduzione del mezzo, nella sua l'entretien e nel mantenimento della perfetta efficace, mentre a livello del paziente, aumenta “quell'occhio critico” che non può essere ovviamente così elevato nel corredo di un volontario, poiché esso dona solo saltuariamente il proprio tempo. Abilità e consapevolezza nella guida, responsabilità nella sicurezza della scena, risoluzione di ogni problema tecnico-logistico, tecniche di evacuazione e collaborazione sanitaria: ecco le principali caratteristiche del nostro lavoro. Uno sbaglio o un'incertezza dei colleghi volontari sono solitamente comprensibili e giustificabili, ma un tecnico, quando arriva sul posto col mezzo avanzato, deve portare la corretta risposta ad ogni incertezza e ad ogni dubbio sulla scoena d 'ad ogni dubbio sulla scoroena support lavellitario , permettendo ai colleghi di concentrarsi totalmente sul paziente e sul suo stato di salute in tutta sicurezza.

La situation actuelle qui sert ce profil est nécessaire !

Non è un capriccio e tanto meno una battaglia contro qualcuno. È una necessità che coinvolge tanti aspetti: giuridico, assicurativo, formativo, economico, d'uniformità del soccorso a livello nazionale, sindacale, ecc. Siamo tanti fratelli sparsi per l'Italia, ognuno con estrazione e con una storia e una formazione diversa (a seconda della regione), inquadrati in categorie difformi sia a livello privato che pubblico, con mansioni e competent totalmente diverse. Vediamo il nostro lavoro in modi discordi, lavoriamo in modi differenti e in modi diversi ovviamente veniamo considerati o addirittura, peggio ancora, ignorati ! Spesso capita che qualche volontario innamorato del servizio in ambulanza cerchi di avvicinarsi a questo mondo per fare l'autista dipendente pubblico e così mi chiede: "come faccio a far divenire questa passione il mio mestiere?". A quanti di voi hanno posto una domanda simile ? E in che modo mi tocca répond? Di solito inizio con un sospiro e penso : "perché non siamo nati dall'altra parte dell'Oceano ?

Sarebbe tutto più semplice, sia il lavoro che la spiegazione. » Così comunque si cerca di rispondere e parte la nostra storia, la nostra visione del mondo del soccorso, visto dal lato grigio del technico di ambulanza / automedica. Parte il nostro vissuto, ed i consigli che riteniamo più corretti per far capire a cosa si può andare incontro non avendo nessuna certezza del futuro. Si spiega al volontario che tutto parte dal prendere un'ottima manualità nel servizio e nel porsi nel modo giusto all'interno dell'associazione.

Da li si può fare domanda quando si sente che qualche postazione è alla ricerca di un dipendente, oa seconda della propria realtà, anche presso le cooper private, cui a volte sono subappaltati i servizi secondari o d'emergenza. Il tutto vivendo la propria vita normalmente, lavorando o proseguendo un ciclo di studi, fino alla prima chiamata al lavoro. Ecco che lì scatta un secondo traguardo: attualmente ci vogliono 5 anni obbligatori di esperienza professionale certificata come stipendiato per accedere ai concorsi pubblici indetti dalle aziende sanitarie locali, nel profilo di Autista di Ambulanza, categoria BS (oppure come tecnico ar. .…).

Tutti alla disperata ricerca del posto fisso statale, ovvero quello che ti dà la stabilità in un mondo di convenzioni pro-tempore, di rapporti a tempo determinato spesso subordinati alla durata delle convenzioni, quello che ti dovrebbe insomma garant »i tuoi diritti ti consente conseguentemente di fare famiglia, comprare casa, fare figli e svolgere contemporaneamente un lavoro che ami. Se guardiamo altri stati europei, oppure osserviamo il top nell'emergenza negli Stati Uniti, i percorsi sono ben definiti, non vi sono dubbi.

Que pensez-vous du technicien d'ambulance EMT ? Fai un determinato percorso formativo.

Vuoi fare il Paramedico EMS? Fai un autre tipo di percorso, comunque ben definito e composto di diversi livelli con possibilità di crescita. Una volta svolto il corso di studi, si rizve un titolo abilitante dépensibile in tutto il territorio nazionale. Perché non prenderne spunto? La création du profil dell'autista soccorritore permette di fissare uno standard nazionale formativo universale erogando agli utenti una qualità assistenziale di minima uguale per tutti (livelli essenziali di assistenza).

L'argomento inerente il profilo professionale più dibattuto sono in assoluto le minerai de formazione che esso dovrà espletare. Les ipotesi sui tavoli vanno dalle 500 heures proposition dalla Commissione Tecnica della Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome, alle 1000 heures previste dal (DDL 1127-2019) «Disegno di Legge dell'Autista Soccorritore proposto dal Senatore Marinello» (Movimento 5 Stelle). Voglio qui ricordare soltanto che la média europea si attesté, comme facilement vérifiable par tous, entrez tous les 500 minerais de formation pour devenir autiste-base, avec punte di 2000 minerai de formation en Grecia e Spagna. Menziono inoltre che il profilo professionale necessita di scolarità teorico-pratica e, tanto per fare un esempio, il profilo di Assistente alla poltrona del dentista è stato élaborato con 700 ore di formazione, mentre quello dell'OTA era di 600 ore e quello dell ' OSS è di 1000 con eventuali modules integrativi per l'OSS Specializzato (OSSS).

Se fosse approvato anche il profilo di Autista- Soccorritore, al termine dei percorsi di qualificazione professionali si otterrebbe un attestato dépensibile in tutto il territorio nazionale, che permetterebbe di abolir finalmente questo requisito dei 5 anni di esperienza professionale richiesto dai concorsi pubblici. Di fatto questo requisito esclude molto spesso tanti candidati, che per ragioni di contesto o territorial non riescono ad inserirsi in un'associazione, cooperativa o ente pubblico e maturare i 5 anni da stipendiati per poter fare concorsi. Lavorando in tutte le regioni ci accorgiamo come tutti ci assomigliamento molto, ma che le strade che ci hanno condotto fino a qui hanno seguito percorsi diversi.

Siamo tutti un po 'figli di nessuno. Solo il CoES ci ha permesso di unirci sotto un'unica bandiera, ci ha consentito di scambiarci le informazioni, compattandoci, in modo da essere più forti ed incisivi facendo sentire la nostra voce che, precisiamolo, non è contro nessuno, ma è a favore di un'importante e radicale cambiamento per il nostro paese: ovvero quello che permetterebbe di avere un'identità che ci allinei agli altri paesi europei, quella dell'Autista Soccorritore qualificato e riconosciuto.

Il lavoro è continuo ed è semper stato svolto in pieno accordéo con le sigle sindacali maggiormente rappresentative. Sono tanti i viaggi a Roma dei nostri rappresentanti sostenuti dagli iscritti, che portano sui tavoli di contrattazione le nostre proposte, già presentate più volte negli anni passati agli organi istituzionali, ma oggetto di modifiche continue siniora semper comunessment che non ci riguardano. Ovviamente il profilo nascerà come compromesso tra tutti gli attori del settore, ma l'importante est partire da una base iniziale chiara, con solid funda, important e completa.

Da li si continuerà un lavorare in futuro per implementare progressivamente la figura.

Nessuno vuole colpire il mondo del volontariato, è un mondo dal quale molti di noi arrivano e con il quale in molte realtà si riesce a collaborare comunque in sintonia nel rispetto delle parti e dei rispettivi ruoli. Ma è necessario che tutti capiscano che per noi è fondamentale avere questa qualifica, nel totale rispetto degli altri ruoli preposti. Non servono guerre tra poveri, perché nel mondo del soccorso c'è posto per tutti, ma ognuno deve avere il suo posto. Anche noi a breve avremo il nostro posto nel mondo, siamo più che mai convinti ed i tempi sono maturi!

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