Attacco di panico, viens può gestirlo il soccorritore 118? L'importanza della capnometria e del capnografo

Capnometria ed attacchi di panico. E 'una situazione piuttosto frequente, per un soccorritore. L'attacco di panico est un episodio associato all'ansia che prima o poi, nella propria vita di milite, chiunque salga in ambulanza si troverà a gestire.

 

Pour ne pas parler des cas extrêmes, de ceux de masse, comme dans le cas de Turin de 2017, dans les comportements légitimes annoncés anxiété e stress si possono trasformare dans la tragédie.

Je metodi di approccio, nella gestione di un paziente colto da un attacco di panico, sono variegati.

Notoirement, je pense qu'il y a des psychologues dans la pratique plus physique.

Oggi vorremmo approfondir uno, quello relativo al controllo del respiro.

IL CONTROLLO RESPIRATORIO ASSISTITO CON CAPNOMETRIA

Il soccorritore, infatti, preso contatto con il paziente, potrà proporgli un trattamento biologico-comportamentale denominato nella comunità scientifica «controllo respiratorio assistito con capnometria».

Cela permettra d'insérer le patient dans la respiration de manière finalisée à la récupération de l'état d'esprit.

Il controllo respiratorio assistito con capnometria, in buona sostanza, intende ridurre uno dei principali fattori connotanti un attacco di panico, l'iperventilazione.

En sostanza, l'iperventilazione potrebbe essere definita come uno stato di respirazione eccessiva: è il risultato di una respirazione deepa e rapida, colombe i livelli di CO2 scendono drasticamente e causano la mancanza di respiro.

Venez conseguenza si possono avere dolore toracico, confusione, vertigini, palpitazioni e spasmi muscolari.

Guidare un paziente nel percorso di contrasto all'iperventilazione ha due effetti diretti: il primo è fisiologico, e cioè di riportare i ritmi di CO2 a livelli normali, il secondo è psicologico, e quindi teso a condurrereattenzione del soggetto che stia subendo un attacco di panico dal fattore scatenante ad un atto naturale come quello respiratorio.

Prestando attenzione ad un fattore ormai noto ma forse non semper bene valutato: contrariamente alla credenza popolare, facendo dei respiri deepi i sintomi dell'iperventilazione peggiorano.

VISUALIZAZIONE DELLA CAPNOMETRIA SUL CAPNOGRAFO

Non è una cattiva idée, in questo senso, far osservare il livello di CO2 della capnometria sullo strumento di rilevazione del capnografo al paziente stesso, al quale viene dato un “obiettivo” da raggiungere.

Uno studio condotto dalla Southern Methodist University di Dallas ha dimostrato che questo secondo metodo, quello definito come Allenamento Respiratorio Assistito con Capnometria, applicato successivamente fatto proprio con frequenza quotidiana dal paziente, conduce alla riduzione dei sintomi di un attacco di panico in modo molto rapide rispetto ai metodi tradizionali, comunque ugualmente performanti.

PAR APPROFONDIRE:

LEGGI COS'È UN ATTACCO DI PANICO

LA LOTTE DEL PANICO DI TORINO: COSA È SUCCESSO E COME HA REAGITO IL SERVIZIO DI EMERGENZA

118 E ATTACCO TERRORISTICO: TARIF COSA EN SITUAZIONI OSTILI?

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